Palermo: la sosta per riordinare le idee ed inventarsi qualcosa

Palermo: la sosta per riordinare le idee ed inventarsi qualcosa

PALERMO – Giunge opportuna la sosta per gli impegni della Nazionale per consentire al Palermo di preparare la trasferta di Bologna, in programma il 20 novembre, che potrebbe essere già decisiva per il suo futuro.

É fuor di dubbio che una eventuale sconfitta contro la squadra di Donadoni in contemporanea ad una vittoria dell’Empoli in casa contro la Fiorentina scaverebbe un solco profondo tra i rosanero ed il quartultimo posto sufficiente per la permanenza in Serie A. Preso atto che il Presidente Zamparini, contro tutte le aspettative e venendo meno alle sue abitudini caratteriali, abbia deciso di andare avanti con De Zerbi, la trasferta nella città delle due torri potrebbe essere appunto decisiva per il futuro non dell’allenatore ma del Palermo.

In questi giorni di sosta il tecnico bresciano dovrà inventarsi qualcosa per invertire la rotta nella quale la squadra rosa si è incanalata. Battuti tutti i record dopo la sesta sconfitta consecutiva in casa contro il Milan, che è stata pure la quinta partita di fila nella quale il Palermo non ha raccolto neanche un punto, bisogna per forza inventarsi qualcosa. Malgrado cinque dei 6 punti in classifica siano stati tutti conquistati con la difesa a tre, De Zerbi sembra orientato a continuare con lo schieramento della retroguardia a 4, che tante soddisfazioni gli ha dato a Foggia. L’ennesimo infortunio capitato a Rajkovic, con Gonzalez tuttora indisponibile, lo costringerà probabilmente ancora una volta a cambiare gli uomini in difesa.

Una carta da giocare De Zerbi l’avrà in Simone Lo Faso, reduce dal positivo esordio in campionato contro il Milan e protagonista, insieme a Diamanti, del bel secondo tempo disputato dal Palermo domenica scorsa.

Il ragazzo, bravo in campo, ha dimostrato anche maturità e buon senso ai microfoni. L’intervista riportata dal “Giornale di Sicilia” ha svelato una serietà ed un equilibrio da uomo più che da ragazzino: “Sono riuscito a reggere l’emozione contro il Milan, entrando in campo le gambe non mi tremavano, pensavo solo a giocare”, queste le parole di Lo Faso che ha continuato dicendo: “Esordire è stato un sogno, ma non credo di aver bruciato le tappe, dopo la Primavera c’è…. la prima squadra. Gianni Di Marzio dice che assomiglio a Cassano? Ringrazio il direttore per il paragone, perché stiamo parlando di un grande calciatore, forse posso ricordarlo per il tocco di palla. Adesso, però, devo pensare a lavorare bene. Per qualsiasi ragazzino arrivare in A è il massimo. Non sento gli occhi puntati addosso, faccio tutto tranquillamente, la famiglia e gli amici mi hanno aiutato a vivere tutto senza pressioni. I palermitani non hanno avuto vita facile in rosanero? L’importante è farsi trovare sempre pronti. A ogni ragazzino auguro di inseguire i propri sogni, nello sport e nella vita”.

Non si può, comunque, responsabilizzare eccessivamente un ragazzo di diciotto anni e allora bisogna per forza contare sulla esperienza di che di battaglie sul campo ne ha combattute tante come Alino Diamanti e sui gol di Nestorovski. Sull’attaccante macedone Zamparini conta parecchio, e le voci di un presunto interessamento del Napoli, momentaneamente orfano di Milik, sembra lo abbiano lasciato indifferente.Come invece sicuramente non sarà avvenuto riguardo all’assalto che il Real Madrid pare stia cercando di attuare verso Dybala, con un’offerta alla Juventus che potrebbe nei numeri superare quella che ha consentito al Manchester United di arrivare a Pogba. Sarà contento per l’argentino, ma un pizzico di rammarico lo starà provando.

Pietro D’Alessandro