PALERMO – Ennesima dura prova domani pomeriggio al Barbera per il Palermo di De Zerbi al cospetto dei diavoli rossoneri. Nei precedenti cinque incontri disputati davanti al proprio pubblico i rosanero vantano un bottino che fa paura: zero punti! Se fosse vero che la salvezza si guadagna tra le mura casalinghe, la squadra di Zamparini potrebbe considerarsi spacciata.
I 6 punti in classifica, che relegano il Palermo al penultimo posto, guadagnati con una vittoria e tre pareggi tutti in trasferta, mettono apprensione se si considera che le altre squadre coinvolte nella lotta per la permanenza in Serie A sembrano avere uno stato di forma superiore rispetto ai rosa. E l’ultima giornata di campionato ne è la conferma, con la vittoria del Crotone contro il Chievo, il pareggio dell’Empoli con la Roma e la prestazione contro il Milan del Pescara, che, pur sconfitto, ha dato filo da torcere agli uomini di Montella.
Se da un lato dà conforto l’ottimismo di Zamparini che continua ad ostentare fiducia nell’allenatore, dall’altro lato lo stesso ottimismo lascia perplessi i tifosi rosanero considerati i precedenti a cui li ha abituati il numero uno di Viale del Fante: la preoccupazione è che il Presidente sia rassegnato alla retrocessione.
Intanto De Zerbi contro il Milan sembrerebbe intenzionato ad apportare ulteriori modifiche all’assetto tattico della squadra. La buona stella purtroppo non l’aiuta, considerato che, oltre a Gonzalez, Trajkovski, Bentivegna e Balogh, anche Rispoli, uno dei pochi che finora non ha mai deluso, per dei guai fisici probabilmente non potrà essere dell’incontro. Fortemente convinto di dover insistere con la difesa a quattro, il tecnico bresciano dovrebbe riproporre Morganella a destra nel modulo 4-1-4-1, che potrebbe diventare in corso d’opera 4-3-2-1, con Posavec in porta, Morganella, Cionek, Rajkovic ed Aleesami in retroguardia, Gazzi davanti alla difesa, con Diamanti, Hiljemark, Bruno Henrique e Chochev a proporre gioco per Nestorovski.
Tra i tanti limiti del Palermo è da riscontrare la mancanza di conclusioni da fuori area e la scarsa propensione agli inserimenti dei trequartisti. Tutto ciò ha reso prevedibili e facilmente bloccabili le offensive in avanti, considerato che finora l’unico schema efficace è stato il cross da destra con la conclusione di Nestorovski ad anticipare i difensori avversari. Le disattenzioni difensive hanno fatto il resto.
Contro il Milan, rigenerato dalla vittoria sulla Juventus di tre giornate addietro, e al terzo posto in classifica dopo il successo con il Pescara che ha ammortizzato la battuta di arresto contro il Genoa, ci vorrà ben altro per sperare di non incorrere nella sesta sconfitta consecutiva in casa.
Innanzitutto bisognerà perfezionare gli schemi difensivi, perché elementi come Niang, se riuscirà a scendere in campo a dispetto degli acciacchi che lo hanno tormentato in settimana, e Bacca non perdonano nessuna distrazione. Dovranno i centrocampisti rosanero tener d’occhio Locatelli, Pasalic e Kucka, bravissimi loro negli inserimenti, e sfruttare qualunque possibilità di incunearsi tra le maglie rossonere per dare fastidio a Donnarumma. Sarà interessante anche il duello a distanza tra il giovanissimo portiere del Milan, da tutti visto come sicuro erede di Buffon a guardia della porta della Nazionale, e l’altrettanto giovane portiere croato del Palermo Posavec.
Vincenzino Montella dovrebbe proporre il modulo 4-3-3, con Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Pasalic; Suso, Bacca, Bonaventura.
La partita sarà diretta dall’arbitro Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo.
Pietro D’Alessandro