SICILIA – Da “granaio” di Roma a “forziere” di Roma. Ha avuto esito positivo l’incontro avvenuto giovedì scorso tra il governatore Nello Musumeci e il ministro dell’Economia Daniele Franco in materia di “finanza pubblica 2022-25“.
Grazie a questa intesa, la Regione Siciliana potrà godere di nuove risorse che le permetteranno di programmare con maggiore fiducia l’approvazione della Manovra finanziaria e le spese dei prossimi mesi, con le elezioni Regionali alle porte.
Mezzo miliardo per la Sicilia
In base alla recente intesa, a partire dal 2022 si prevede l’abbattimento del concorso alla finanza pubblica di 200 milioni, con la riduzione del contributo che la Sicilia dovrà versare a Roma a 800 milioni di euro (fino a oggi il versamento era pari a 1 miliardo).
Inoltre, da gennaio, la Regione riceverà un importo di 100 milioni di euro “a titolo di acconto” che andranno a coprire i costi legati all’insularità. Ma non è finita qui, poiché lo Stato ha dato il via libera al rinvio di ben 211 milioni di euro che sarebbero dovuti essere ripianati nel bilancio regionale 2022.
Grazie a queste mosse, la Sicilia risparmierà in totale mezzo miliardo circa. Raggiante il presidente Musumeci, il quale ha parlato di un radicale cambio di rapporti tra la Sicilia e Roma, con la Regione che è passata da una “posizione remissiva e indefinita a un ruolo di coprotagonista“.
Comuni in crisi, 150 milioni in arrivo
Nei giorni scorsi, intanto, è emerso un ulteriore segno positivo proveniente dal Governo centrale, a seguito della Conferenza Stato-città e autonomie locali del 16 dicembre. Grazie all’intesa con il Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, si blocca finalmente lo stallo legato ai Comuni siciliani in crisi.
Sul piatto, infatti, sono stati stanziati 150 milioni di euro “da destinare alla riduzione del disavanzo“. Le risorse potranno essere impiegate grazie a una modifica della legge di bilancio attualmente in fase di discussione al Senato.
Ora l’approvazione del bilancio
Nel frattempo, nella giornata di venerdì la Commissione bilancio dell’Ars ha approvato l’emendamento che stanzia un milione di euro per Ravanusa (Agrigento), colpita dalla tragica esplosione di sabato 11 dicembre.
Proprio all’Assemblea si gioca la “partita” fondamentale dell’approvazione della legge di bilancio. La discussione avrà inizio in Aula proprio oggi e il Governo regionale dovrà comunque fare attenzione agli “attacchi” provenienti dai deputati.
Sul finire della scorsa settimana sono giunti (e respinti) diversi emendamenti targati Lega e nelle scorse ore è emerso il malcontento del Movimento 5 Stelle per il ribasso delle risorse destinate agli enti locali (330 milioni di euro anziché 340).
Inoltre, il Governo ha dovuto incassare un pesante k.o. con l’approvazione del rinvio delle elezioni di secondo livello per la nomina dei presidenti e Consigli dell’ex province in Sicilia. La maggioranza tentenna e l’opposizione ribolle.