Lavoro in Sicilia falcidiato dall’emergenza Covid-19 nel 2020: tutto è partito con la grande distribuzione

Lavoro in Sicilia falcidiato dall’emergenza Covid-19 nel 2020: tutto è partito con la grande distribuzione

SICILIA – Il 2020, un anno che in Sicilia è passato alla storia per essere stato uno dei più neri in assoluto a causa dell’emergenza Covid19. E questi 12 mesi, proprio in virtù di ciò, non hanno visto delle belle vicissitudini riguardo ai problemi relativi al lavoro, che proprio a causa della pandemia ha rischiato un duro colpo con la chiusura di tantissimi esercizi commerciali.

Nella provincia di Catania all’inizio dell’anno due società della grande distribuzione, Fortè e Distribuzione Cambria, hanno avuto a che fare con problemi relativi ai loro punti vendita e al futuro dei loro dipendenti. In seguito il finanziamento di 107 milioni di euro per la bonifica dei siti in cui sono presenti lamianto o materiali simili, con un occhio di riguardo per i componenti della Marina Militare, ha rappresentato una boccata d’ossigeno per coloro che si occupano della questione e che esprimono la loro vicinanza ai lavoratori esposti. A febbraio ha creato non poche paure anche la chiusura di 10 filiali Unicredit nella nostra isola.

Non è stata esente da polemiche neanche la chiusura da parte di Trenitalia delle officine ferroviarie di Catania e Messina, con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che ha inviato una lettera per evitare che essa accadesse e con i vertici delle sigle sindacali a far sentire la propria voce per la salvaguardia dei posti di lavoro. Nella provincia peloritana, precisamente a Milazzo, le voci relative alla chiusura della raffineria Eni hanno visto invece contrapposte le istanze dei lavoratori e quelle delle associazioni ambientaliste.

Nel mese successivo, quando l’emergenza Covid-19 ha preso davvero piede, nel Catanese è arrivata la notizia del licenziamento collettivo per 100 dipendenti della Dacca, azienda produttrice di stoviglie monouso, a seguito di un incontro avvenuto all’interno dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di Catania. Risvolti positivi sono arrivati riguardo alla vertenza della Jonica Trasporti nel Messinese. Con l’avanzare del lockdown, anche nel Polo Petrolchimico Siracusano ci si è attrezzati nel migliore dei modi per proseguire il lavoro con determinati sistemi di supporto. Gli effetti negativi della pandemia si sono fatti sentire parecchio per il settore edile, per il quale si è pensato a un bilanciamento delle entrate e delle uscite per evitare la crisi, e per quello della pesca, con la frenata delle vendite che ha creato non pochi problemi.

Notizie positive sono arrivate a maggio, con la ripresa dei lavori nel cantiere per la costruzione dell’autostrada SiracusaGela, anche se in quelli della metropolitana di Catania sono state registrate delle difficoltà a reperire i dispositivi di protezione individuale. A giugno non sono mancate polemiche riguardanti le Zone Economiche Speciali a Gela, ma nel contempo si è assistito all’approvazione di incentivi per il personale della sanità. Il tema caporalato è stato trattato a Caltanissetta attraverso un sitin contro luccisione di Adnan Siddique. Nel pieno del periodo estivo hanno tenuto banco la questione relativa ai 21 operai delle Ex Industrie Meccaniche Siciliane di Priolo Gargallo, nel Siracusano, per il riconoscimento nei loro confronti dei benefici contributivi, quella per le corse ridotte dellAmat a Palermo e la tutela di 2mila operatori che assistono gli alunni disabili a Messina. A inizio autunno ha invece avuto luogo l’assunzione di 14 persone per il cantiere della Strada Statale 189 PalermoAgrigento dopo una riunione tra i vertici sindacali. A ciò hanno fatto seguito laccordo tra sindacati e ditta esecutrice dei lavori sulla Strada Statale 117 Centrale Sicula per la prevenzione di un focolaio Covid-19 e la querelle relativo al dimezzamento dell’esercizio delle corse per i treni di superficie della Ferrovia Circumetnea, con l’ottenimento del prolungamento fino alle 20.

Inoltre per la Confindustria di Catania è stato sottoscritto un accordo di 2° livello per i settori logistica e trasporto merci e si mantiene aperto il dialogo con gli enti locali per i problemi relativi al maltempo nella Zona Industriale del capoluogo etneo. A ottobre ha fatto discutere molto il licenziamento di 7 giovani della vigilanza dellIstituto Bellini di Catania. A novembre è avvenuto il rimborso dei soldi per gli abbonati ai treni in Sicilia, mentre sono sempre tesi gli animi tra il sindacato Fast Confsal e la Ferrovia Circumetnea riguardo alla realizzazione del parcheggio Narciso e i quattro treni Vulcano. A Termini Imerese, nel Palermitano, è stata prorogata la Cassa integrazione guadagni straordinaria per i dipendenti della Blutec. A Siracusa ci si è battuto molto per le nuove assunzioni all’Agenzia delle Entrate e non sono mancate le paure all’interno del corpo dei vigili del fuoco riguardo ai contagi. Infine a Priolo Gargallo, nel Siracusano, si è temuta la stasi degli impianti Igcc e Sud per i primi mesi dell’anno appena iniziato.