Catania, non solo parcheggio Narciso. Lo Schiavo: “Richiesto accesso agli atti”, che fine hanno fatto quattro treni Vulcano?

Catania, non solo parcheggio Narciso. Lo Schiavo: “Richiesto accesso agli atti”, che fine hanno fatto quattro treni Vulcano?

CATANIA – Continua la querelle del segretario generale Fast Confsal Sicilia Giovanni Lo Schiavo in merito al parcheggio scambiatore Narciso di Catania. Dopo il botta e risposta tra quest’ultimo e l’ingegnere Fiore – Dirigente Generale Fce – la lettera inviata ad Angelo Mautone, quale gestore governativo dalla Ferrovia Circumetnea, e la risposta di Lo Schiavo all’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Catania, arriva la formale richiesta di accesso agli atti da parte del legale del segretario generale Fast Confsal.

Quella richiesta di “operazione verità” impugnata da Lo Schiavo non è andata a buon fine e a distanza di una settimana, non avendo ricevuto chiarimenti in merito da parte di Circumetnea, è nuovamente il segretario generale a scrivere una nota stampa all’indirizzo dei diretti interessati alla questione.

Nella giornata di ieri, come sindacato – stante le dichiarazioni rese dal Direttore Generale Ing. Fiore al quotidiano La Sicilia il 19 novembre scorso -, abbiamo conferito mandato al nostro legale di fiducia che ha formalizzato a FCE richiesta di accesso agli atti.

Per quanto riguarda invece le dichiarazioni rese sempre dallo stesso Dirigente a Newsicilia, sempre nella giornata del 19 novembre scorso, e conoscendo l’onestà intellettuale che caratterizza l’Ingegnere Fiore, il quale ha svolto sempre con professionalità e spirito di abnegazione il ruolo di Dirigente Tecnico e adesso quello di Direttore Generale, ci è spiaciuto rilevare che gli ‘è apparso singolare e assurdo che un sindacato, (nel caso in specie Fast Confsal) si preoccupi di una ‘cosa’ risalente a 16 anni fa riguardante gli Enti pubblici, quando invece dovrebbe occuparsi dei lavoratori’.

Ad ogni buon fine, auspichiamo tuttavia che l’Ingegnere Fiore non la pensi nella stessa maniera nei confronti della nostra Organizzazione Sindacale non appena gli chiederemo (settimana prossima) formali chiarimenti rispetto al fatto che i quattro treni di ultima generazione modello Vulcano di produzione dell’azienda polacca Newag, cominciati ad arrivare nel 2015 (costo di ciascuna Unità di Trazione di 3.723.210 euro), sono fermi da circa 10 mesi, a scapito della collettività.

Ma questa è altra storia!“, conclude il segretario generale Fast Confsal e noi, certamente, saremo ben lieti di dar voce a chi sta dalla parte del bene pubblico e della collettività.