Catania, querelle Fce-Comune su parcheggio Narciso: Fast Confsal Sicilia invia lettera a Mautone

Catania, querelle Fce-Comune su parcheggio Narciso: Fast Confsal Sicilia invia lettera a Mautone

CATANIA – Fa ancora parlare di sé la questione relativa al progetto per il parcheggio Narciso nell’omonima via a Catania, per la quale il segretario generale della Fast Confsal Sicilia, Giovanni Lo Schiavo, ha espresso il proprio dissenso ieri.

A distanza di ore arriva la missiva ufficiale nella quale Lo Schiavo – a nome dell’organizzazione sindacale – si rivolge al gestore governativo dalla Ferrovia Circumetnea, Angelo Mautone.

Nella lettera viene manifestato il dispiacere in merito alla questione; come vi abbiamo già raccontato ieri, il progetto vide le sue prime parole nel lontanissimo 2004, anno in cui venne formalizzata una convenzione tra il Comune di Catania e la società partecipata che gestisce la metropolitana e il servizio ferroviario e su gomma extraurbano.

“Gentilissimo dottor Mautone, com’è noto alla S.V. nel 2004 – si legge nella lettera –, l’allora sindaco di Catania e il direttore generale dell’epoca della Circumetnea, stipularono una convenzione tramite la quale venne concordato che F.C.E. concedeva al Comune di Catania, a titolo gratuito, l’area di corso delle Provincie, sede degli attuali stalli a pagamento della Società Sostare SpA, in cambio di ricevere, sempre a titolo gratuito, l’area antistante via Narciso angolo via Proserpina, nella quale doveva nascere il parcheggio per allocare un consistente numero di autobus aziendali, nonché, area utile all’ incolumità pubblica in caso di calamità naturali.

Purtroppo, a distanza di 15 anni, il Comune di Catania tramite la propria partecipata Sostare ha incassato e continua a incassare i proventi scaturenti dal pagamento della sosta delle automobili. Circumetnea, invece, continua a rincorrere l’amministrazione comunale per ottenere quanto pattuito.

Una questione incresciosa e paradossale che vede Circumetnea ancora soccombente a scapito degli interessi aziendali e della collettività“.