Amianto, 107 milioni di euro destinati alla Sicilia. Vicario: “Da un lato siamo contenti, dall’altro preoccupati”

Amianto, 107 milioni di euro destinati alla Sicilia. Vicario: “Da un lato siamo contenti, dall’altro preoccupati”

PALERMO – La questione sulla fibra killer che tanto ha fatto discutere nel corso del tempo, l’amianto, negli ultimi giorni ha visto qualche novità. Non sono mancate le criticità riguardanti la sua presenza all’interno delle navi della Marina Militare alla quale ha cercato di porre rimedio l’ultimo emendamento del Movimento 5 Stelle, ma riguardo ai finanziamenti si prospetta un futuro per il quale c’è da essere ottimisti.

Sono stati stanziati infatti 17 milioni di euro dal governo regionale per la bonifica di Monte Calvario a Biancavilla, nel Catanese, luogo nel quale è presente la fluoroedenite, materiale asbestiforme, quindi con le caratteristiche dell’amianto, utilizzato anche per le costruzioni e per le strade. Ma non finisce qui perché questa è solo una parte di un finanziamento più ampio per la Sicilia.

Il coordinatore regionale dell’Ona, Osservatorio Nazionale Amianto, Calogero Vicario, spiega come i 12 milioni di euro dell’emendamento del Movimento 5 Stelle non bastino a risolvere il problema in tutte le navi. Ma ciò rappresenta comunque un piccolo passo avanti.

“Di fronte a un stima di circa 54 milioni di euro – afferma Vicario – i 12 milioni di euro sono senza ombra di dubbio un contributo, ma su 136 navi possono aiutare a risolvere il problema solo in una trentina di esse. Con l’emendamento la Marina Militare non ha fatto altro che ammettere le proprie responsabilità e ha il compito di intervenire a tutela dei marinai, che hanno dovuto intraprendere delle azioni legali nei confronti dello Stato per ottenere i diritti. Dal processo del 6 febbraio mi aspetto che venga fatta un po’ di giustizia nei confronti dei lavoratori. Negli ultimi anni, grazie a quanto fatto dall’avvocato Ezio Bonanni, che ha insistito fortemente sul procedimento di Padova, sono venute fuori delle cose che prima erano rimaste solo tra gli addetti ai lavori”.

Riguardo ai 17 milioni per Monte Calvario la novità viene accolta con un grande entusiasmo, anche se c’è da attendere il parere della Commissione legislativa dellArs. Dello stanziamento a livello nazionale per la rimozione dell’amianto dalle strutture pubbliche quasi un terzo è stato destinato alla Sicilia, ma ciò genera sia ottimismo che allarme. Inoltre la tutela dei lavoratori viene sempre tenuta d’occhio.

“A Biancavilla c’è il problema della presenza della fluoro-edenite di Monte Calvario – conclude Vicario –, un minerale che è servito per la realizzazione di edifici e che probabilmente ha superato anche i confini catastali, perché con esso sono state riempite anche le strade. Ben vengano questi provvedimenti indirizzati alla prevenzione e mi auguro che i lavori di bonifica possano essere portati a termine. La fluoro-edenite è un derivato dell’amianto e si è arrivati un po’ tardi a capire il perché in quel territorio, privo di industrializzazione, avvenivano tanti decessi. Sono guardingo fino a quando non si vedono azioni concrete, ma sono fiducioso anche perché il presidente Musumeci ha mostrato interesse sul problema dell’amianto. Dal ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, sono stati stanziati 385 milioni di euro per la rimozione dell’amianto dalle scuole e dagli ospedali e 107 milioni di questi sono stati destinati alla Sicilia. Se da un lato siamo contenti, dall’altro siamo preoccupati perché significa che nella nostra isola o non è stato tolto un solo grammo di amianto o c’è una presenza massiccia nelle strutture pubbliche. Su 2.400 scuole in cui c’è amianto, 330 sono in Sicilia. Se quasi un terzo delle risorse viene destinato alla nostra isola vuol dire che il problema c’è. Apprezziamo l’impegno del ministro Costa anche perché ha istituito la Commissione ministeriale sull’amianto, in cui c’è il nostro presidente Bonanni. Tuttavia mancano ancora misure per la tutela della salute dei lavoratori per mettere gli atti di indirizzo per accedere ai benefici previdenziali”.