Bella ed importantissima vittoria quella conquistata ieri sera dal Palermo contro un Lecce spigoloso e ben motivato. Una vittoria da grande squadra, beninteso nei limiti di un campionato che è sempre di Serie B.
È una vittoria che rinfranca e lascia presagire, continuando con questa determinazione ed intelligenza tattica, un futuro che potrebbe tingersi di rosa.
Onore al merito a Roberto Stellone che ha saputo tirare fuori da questa squadra il meglio in quanto ad intensità di gioco, grinta e linearità di schemi. E, da allenatore intelligente e navigato quale è, ha saputo modulare lo schieramento in campo dei suoi non tanto in base al suo credo tattico, ma sfruttando al massimo le caratteristiche tecniche dei giocatori a disposizione.
Ecco la difesa a tre, ecco a fine partita azzardare un fronte offensivo composto da Falletti, Trajkovski, Nestorovski e Puscas. E proprio il rumeno, entrato in campo all’82° al posto di Rispoli, ha segnato la prima rete in rosanero all’85° alla fine di una bella azione condotta da Nestorovski e Trajkovski.
Era la seconda volta che il Palermo si trovava in vantaggio (il primo gol di Nestorovski con un bel sinistro dal limite al 29° era stato neutralizzato con il gol realizzato da Tabanelli al 37°). Ma questa volta non si è fatto raggiungere e, con la vittoria, ha agguantato il Verona al secondo posto in classifica con 14 punti alle spalle del Pescara a 18 punti. Conforta il fatto che sia gli scaligeri sia gli abruzzesi hanno giocato una partita in più rispetto ai rosa.
Ed ora? È importante fare tesoro della seconda vittoria consecutiva dell’era Stellone, che ha dimostrato nell’occasione coraggio e mentalità vincente. Ed è lecito ricominciare a sognare.