MONDO – Sarebbe dovuto essere l’anno dei grandi eventi sportivi internazionali, invece il 2020 si è rivelato il periodo delle grandi rinunce a livello planetario.
I dodici mesi appena andati in archivio, segnati in maniera drammatica dall’emergenza Coronavirus tutt’ora in corso, hanno messo a dura prova anche il mondo dello sport, inevitabilmente impreparato a fronteggiare sconvolgimenti imprevisti. Una per una, tutte le discipline sportive hanno dovuto imparare a convivere con la difficoltà, ingegnandosi per evitare di cadere nel baratro.
Di fronte alla priorità della salvaguardia della salute umana, il calendario degli eventi sportivi del 2020 ha dovuto subìre un drastico snellimento. Numerose le manifestazioni cancellate o rinviate, dagli Europei di Calcio 2020 alle Olimpiadi di Tokyo, passando per Campionati di Atletica Leggera e gli Europei di Scherma.
Per queste e altre competizioni sportive, è stato disposto lo slittamento agli anni successivi, in attesa di poter finalmente assistere a una normalizzazione degli appuntamenti in agenda. I tornei interrotti e successivamente ripresi, così come quelli iniziati in ritardo sulla tabella di marcia, hanno dovuto necessariamente fare a meno del calore di sportivi e sostenitori con l’obbligatorietà delle “porte chiuse”.
Dando uno sguardo al calcio siciliano, il 2020 ha battezzato il ritorno del Palermo tra i professionisti dopo una stagione di purgatorio disputata tra i Dilettanti a seguito del fallimento dell’US. Città di Palermo avvenuto l’anno precedente. La compagine rosanero, inserita nel Girone I della Serie D, dopo il duello a distanza con i rivali del Savoia è riuscita a prendere il largo e festeggiare il salto di categoria in anticipo a seguito della sospensione del campionato e il congelamento delle classifiche nel mese di marzo. Nel 2020 torna, a distanza di sette anni, anche il Derby di Sicilia con i cugini del Catania. Il match d’andata giocato allo stadio Renzo Barbera finirà con il risultato di 1-1.
Tra le tante difficoltà patite nel corso del 2020, un sorriso di speranza si è manifestato sui volti dei tifosi rossazzurri. Dopo le numerose tribolazioni della prima metà di anno, costituite dai problemi economici del club di proprietà di Antonino Pulvirenti e l‘interruzione del sogno play-off, i sostenitori etnei hanno potuto tirare un sospiro di sollievo con il salvataggio della storica matricola 11700 con l’acquisto della società da parte della Sigi.
Il nuovo corso del club di via Magenta vede gli etnei ai nastri di partenza della Serie C con un organico totalmente rinnovato. In panchina c’è il siciliano Giuseppe Raffaele che subentra a Cristiano Lucarelli al comando di un gruppo composto da giovani promesse come Pecorino e Biondi, affiancate da elementi di esperienza come Reginaldo e Claiton. Alle pendici dell’Etna si celebra anche il ritorno di Mariano Izco, uomo dei record etnei ai tempi della Serie A.
Dopo un avvio altalenante, gli etnei riescono ad acquisire consapevolezza dei propri mezzi infilando una serie utile di 6 match che permette alla compagine rossazzurra di radicarsi in zona play-off al termine dell’anno solare. Nel frattempo, la città accoglie l’arrivo dell’imprenditore italoamericano Joe Tacopina, intenzionato a concludere già nelle prime settimane del 2021 l’acquisto del club dell’elefante.
Il calcio siciliano vede anche la scomparsa di Sicula Leonzio e Trapani, gloriose realtà sportive fagocitate dalle difficoltà societarie. I bianconeri si rendono protagonisti di una salvezza in rimonta al termine del campionato di Serie C 2019/2020, ma sono costretti a rinunciare all’iscrizione al campionato seguente. I granata, retrocessi dalla Serie B, non si presentano sul terreno di gioco in più occasioni all’avvio della nuova stagione e vengono mestamente esclusi dal campionato di Lega Pro.
A causa dell’emergenza pandemica, la Serie A e gli altri principali tornei calcistici del continente vengono momentaneamente interrotti nel mese di marzo, salvo poi riprendere (Ligue 1 esclusa) alle porte della stagione estiva. I ritmi sono serrati, in testa si assiste a una brusca frenata della Lazio appannaggio della Juventus che inizia a intravedere ancora una volta l’obiettivo tricolore.
Nel frattempo, Inter e Atalanta non riescono a tenere lo stesso passo dei bianconeri, nonostante qualche battuta di arresto di quest’ultimi. Il 20 luglio Ronaldo e compagni festeggiano il 36° scudetto della loro storia. Sono 36 anche le reti di Ciro Immobile, formidabile realizzatore della Lazio che si aggiudica la Scarpa d’Oro. Il bomber biancoceleste è il terzo calciatore italiano a ottenere il riconoscimento, dopo Francesco Totti nel 2006 e Luca Toni nel 2007.
L’anno solare della Serie A celebra anche la conferma ai piani alti di due belle realtà “di provincia”, l’Atalanta di Josip Ilicic e Alejandro Gomez, rispettivamente ex giocatori talentuosi di Palermo e Catania, e del Sassuolo dell’allenatore Roberto De Zerbi, quest’ultimo ex attaccante rossazzurro ai tempi dell’ultima promozione in massima serie.
Il 2020 è anche l’anno del Milan, compagine che si è ritrovata nuovamente “grande” concludendo i 12 mesi con 79 punti totali grazie anche al ritorno del sempreverde Ibrahimovic. I rossoneri concludono al primo posto come unica squadra ancora imbattuta nella stagione 2020/21 nel cinque maggiori campionati europei.
Insieme ai campionati europei, riparte anche la Champions League. Si torna sul campo con le gare a eliminazione diretta e non mancano certo le sorprese. Liverpool, Real Madrid e Juventus escono prematuramente di scena, mentre ad alzare la coppa dalle grandi orecchie è il Bayern Monaco dell’implacabile Lewandowski che batte per 1-0 in finale i francesi del Paris Saint Germain e colleziona uno storico “triplete” impreziosito da gare dal risultato tennistico nel corso della stagione.
Nel frattempo, inizia a maturare il dilemma di Lionel Messi: lasciare il Barcellona, sempre più in declino, o stringere i denti e firmare una “tregua armata” con la dirigenza catalana in attesa di tempi migliori? Dopo una prima rottura maturata a settembre, il fenomeno argentino decide di rimanere e guidare i blaugrana. Ma fino a quando?
Nel mondo del calcio femminile, si registrano riconoscimenti di livello. Sara Gama, calciatrice della Juventus Women e colonna difensiva della Nazionale, diventa la prima donna vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori e viene inserita dalla FIFA tra le migliori 55 calciatrici dell’anno insieme alla compagna Barbara Bonansea.
Quest’ultima è scelta anche per comporre l’undici ideale del 2020 accanto a campionesse del calibro di Lucy Bronze, Wendie Renard, Veronica Boquete e Megan Rapinoe. Assente dalla top XI FIFA, invece, la magnifica Alex Morgan. Il mostro sacro statunitense del calcio femminile è tornata a giocare solo recentemente dopo la gravidanza. La scelta compiuta in autunno di vestire la maglia del Tottenham non si è rivelata proficua e la 31enne di San Dimas ha scelto di rientrare in patria per prepararsi al meglio in vista delle prossime Olimpiadi.
La partenza del Mondiale 2020 di Formula 1 viene immediatamente rinviata a causa della pandemia. Nelle settimane successive si assiste a uno stravolgimento del calendario, con la cancellazione di diverse gare e lo spostamento di altre. La competizione iridata ha inizio il 5 luglio in Austria e si conclude il 13 dicembre ad Abu Dhabi.
Dominatore assoluto è, manco a dirlo, il Campione del Mondo in carica Lewis Hamilton. L’asso inglese, a bordo della sua imprendibile Mercedes, conquista il settimo titolo piloti, il quarto consecutivo, eguagliando l’ex pilota tedesco Michael Schumacher. Parlando dell’indimenticato “Kaiser”, viene spontaneo fare menzione della bella favola del figlio Mick che, dopo il trionfo in Formula 2, si appresta a debuttare nella massima competizione ricalcando le orme del padre.
Guardando in casa italiana, le Ferrari di Vettel (che nel 2021 verrà rimpiazzato da Carlos Sainz) e Leclerc sono protagoniste di un’annata disastrosa tra ritiri a gara in corso e soltanto tre piazzamenti totali sul podio. Una stagione certamente non all’altezza della storia della scuderia di Maranello. Fare meglio in occasione della prossima stagione rappresenta un obbligo imprescindibile.
Il Motomondiale 2020 inizia in formato “ridotto”, anch’esso a causa del Covid-19. A marzo non si corre in Qatar, mentre il resto del calendario viene compresso tra luglio e novembre. Il campione in carica Marc Marquez resta ai box per tutta la stagione a causa di un problema al braccio destro. Ad aggiudicarsi il titolo è lo spagnolo Joan Mir che chiude la classifica finale al primo posto con 171 punti. Alle sue spalle l’italiano Franco Morbidelli con 158 punti e Alex Rins con 139.
Il 2020 del Tennis vede disputarsi soltanto 32 tornei, ma non mancano di certo i grandi numeri. Andrey Rublev e Novak Djokovic sono i dominatori assoluti della stagione. Il russo conquista tre trofei su cemento, indoor e terra e condivide con il serbo il primato annuale di 5 finali disputate e 41 successi. Djokovic, dal canto suo, festeggia a fine anno le 300 settimane da primo nella classifica Atp.
Soltanto Nadal, nella prima parte di stagione, è riuscito a strappare temporaneamente la prima posizione al collega per la durata di un mese. Nel corso dell’anno, il mondo del Tennis ha scoperto il talento dell’italiano Jannik Sinner, che a soli 19 anni riesce a diventare il campione più giovane del 2020. Nel femminile si giocano solo 23 tornei. Le tenniste più vincenti dell’anno sono Simona Halep e Aryna Sabalenka, vincitrici di 3 trofei a testa.
Edizione inedita quella del Giro d’Italia 2020, che scatta nel mese di ottobre a causa della pandemia. La Sicilia è grande protagonista, con la competizione che prende il via da Mondello, in provincia di Palermo e si snoda successivamente lungo quattro tappe per l’intero territorio isolano. Nonostante le grandi speranze di vittoria finale risposte nel siciliano Nibali e le imprese dell’italiano Filippo Ganna, la maglia rosa viene conquistata, a sorpresa, dall’inglese Tao Geoghegan Hart.
Restando sempre nel mondo del ciclismo, Ganna vince il Campionato del Mondo su pista a Berlino impreziosito dal nuovo record mondiale. L’atleta di Verbania si ripete a Imola, in occasione del Campionato del Mondo su strada con la conquista del piazzamento più alto del podio.
Per la prima volta nella storia una donna batte gli uomini in mare aperto. Parliamo di Arianna Brini, campionessa di nuoto di fondo, in grado di trionfare nella Maratona del Golfo Capri-Napoli, uno degli appuntamenti acquatici più attesi dell’anno. La 25enne trentina ha stabilito anche il nuovo record della competizione. In estate, il campione olimpico Gregorio Paltrinieri stabilisce il nuovo record europeo nei 1500 stile libero.
La regina italiana degli sport internali è senza dubbio Federica Brignone. La 30enne sciatrice milanese conquista ben tre Coppe del Mondo in generale, gigante e combinata. Grandi protagoniste anche Michela Moioli, che trionfa nel Mondiale di Snowboard, e Dorotea Wierer, che si aggiudica la sua seconda Coppa del Mondo di biathlon. Nello Slittino si distingue Roland Fischnaller che all’età di 40 anni conquista la sua sesta Coppa del Mondo di parallelo.
In questa categoria risulta impossibile non menzionare Giacomo Bertagnolli, sciatore capace di vincere quattro Coppe del Mondo in generale, slalom, super-g e discesa libera. Il 2020 è stato un grande anno anche per Simone Barlaam, protagonista di ben tre record del mondo nei 50 farfalla, 500 dorso e 100 stile libero.
Diversi gli atleti che hanno deciso di ritirarsi durante l’anno andato in soffitta. Particolarmente nutrito il settore calcio, con gli addii, tra i tanti, di Javier Mascherano, Vincent Kompany, Daniele De Rossi, Iker Casillas, David Villa, Mario Gomez, André Schürrle, l’ex difensore rossazzurro Nicolas Spolli, Aritz Aduriz e Alessandro Matri.
C’è chi, invece, ha preferito tornare in campo come Arjen Robben o dedicarsi ad altri sport come l’ex capitano del Catania Marco Biagianti, attuale pivot della Meta Catania di calcio a 5. Clamorosa è stata la decisione di Stina Nilsson, campionessa in carica di sprint nello sci di fondo adesso impegnata nella disciplina biathlon. Nei motori si registra l’addio di Alex De Angelis alla MotoE, A 42 anni si ritira dal Volley l’ex Campione del Mondo 1998 Alessandro Fei, mentre nel ciclismo a dire “basta” è Enrico Gasparotto.
Sono numerosi i personaggi legati al mondo dello sport che ci hanno salutato per l’ultima volta. Alcuni di questi sono legati, direttamente o indirettamente, anche alla nostra Sicilia. A gennaio se ne va Pietro Anastasi, ex calciatore della società catanese Massiminiana e Campione d’Europa con l’Italia nel 1968. Sul finire dello stesso mese il mondo piange Kobe Bryant, ex stella dell’NBA, scomparso a soli 41 anni. Il 1° febbraio la lista di allunga con il nome di Luciano Gaucci, ex presidente del Calcio Catania e del Perugia.
In primavera se ne vanno Gino Maltese, storico massaggiatore della formazione rossazzurra, e il giornalista sportivo Franco Lauro. Il 22 muore Gigi Simoni, ex allenatore, tra le tante, di Inter, Lazio e Napoli. Un mese dopo lo segue Mario Corso, mentre a giugno la Pallavolo piange Liliana Pizzo, ex giocatrice e allenatrice etnea. A ottobre è la volta dell’ex conduttore della “Domenica Sportiva” Gianfranco De Laurentiis e dell’ex dirigente sportivo Fabrizio Ferrigno.
A novembre il mondo è in lacrime per la salita in cielo del miglior calciatore di sempre: Diego Armando Maradona se ne va a soli 60 anni portando con sé i ricordi delle magie disseminate sui campi da calcio nel corso della sua formidabile carriera. A dicembre, infine, l’Italia piange l’ex Campione del Mondo 1982 e Pallone d’Oro Paolo Rossi.
Nel 2020 lo sport italiano ha palpitato freneticamente per di Alex Zanardi. L’ex pilota di Formula 1 e pluridecorato atleta paraolimpico il 19 giugno è stato vittima di un tremendo incidente su strada mentre stava partecipando a una corsa a bordo della sua handbike. Sono state settimane di paura e flebili speranze per il campione bolognese, il quale ha dimostrato di non voler mollare di un centimetro restando tenacemente aggrappato alla vita.
Più volte “Iron Man” è stato sottoposto a grandi sfide e in tutte le occasioni ne è uscito vincitore, senza mai perdere quel sorriso che lo contraddistingue dalla gioventù. Una mente salda e un corpo robusto, i suoi, che non si piegano alle avversità.
Le cicatrici diventano riconoscimenti al valore e ci spingono a credere in una nuova rinascita. Riserviamo un nostro ultimo pensiero proprio a Zanardi, il cui esempio può servire al Paese, se non addirittura al mondo intero, per rialzarsi e credere in una nuova alba.
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