CATANIA – Il Calcio Catania ha una nuova proprietà. La Sport Investment Group Italia (S.I.G.I.) ha rilevato le azione della società di via Magenta, decretando la fine dell’era di Finaria e Antonino Pulvirenti, iniziata nel lontano 26 maggio 2004. Una giornata frenetica, cominciata con l’apertura delle buste alle 11 e conclusasi intorno alle 12 con l’ufficialità del passaggio di proprietà.
Un obiettivo raggiunto per i soci della S.I.G.I., le cui intenzioni sono sempre state chiare sin dall’inizio: preservare un patrimonio cittadino, salvare dal fallimento la matricola 11.700 e dare stabilità ai lavoratori che ruotano attorno alla società rossazzurra (Torre del Grifo inclusa). Un traguardo inseguito sin dalla nascita del Comitato Promotore per l’acquisto del Calcio Catania e raggiunto nella mattinata di oggi, 23 luglio 2020.
S.I.G.I. e Calcio Catania: le tappe
Il 3 gennaio 2020 nasce il già citato Comitato Promotore, ideato per volere dei due principali artefici del salvataggio della matricola: Fabio Pagliara, in qualità di presidente, e Maurizio Pellegrino, nel ruolo di tesoriere. “L’obiettivo primario del comitato è il bene del calcio catanese e del suo indotto, ma anche la salvaguardia della matricola a cui tutti gli sportivi catanesi sono legati”, si legge nel primo comunicato stampa emesso.
Obiettivi chiari sin da subito, a cui ha fatto seguito la prima reale manifestazione d’interesse nei confronti della società etnea. Un atto concretizzatosi definitivamente tra fine marzo e inizio aprile con la formalizzazione della prima offerta per l’acquisto della società.
E proprio mentre Maurizio Pellegrino parla alla stampa, dai canali ufficiali del Calcio Catania viene emesso un comunicato stampa che “sorprende” i membri del Comitato.
“Finaria S.p.A., nell’accogliere di buon grado la manifestazione d’interesse relativa al Calcio Catania S.p.A., in cui sono riportate le modalità di pagamento in caso di accordo e l’entità delle stesse, ritiene la proposta d’acquisto non congruente con le specifiche della procedura in atto e con gli aspetti materiali ed immateriali dell’asset Calcio Catania”. Siamo al 2 aprile 2020.
Calcio Catania, dal Comitato Promotore alla S.I.G.I.
La seconda manifestazione d’interesse viene fatta recapitare a Finaria SpA il 10 aprile 2020. Dopo quasi un mese di silenzio e di lavoro sotto traccia, il 6 maggio il Comitato “con l’intento di dare un nuovo impulso all’interlocuzione, ha comunicato al Catania Calcio SpA di aver ritirato la manifestazione d’interesse“.
Una decisione strettamente collegata alla volontà di costituire una SpA, futura S.I.G.I, nata ufficialmente in data 20 maggio, con un capitale sociale di 55mila euro e con l’obiettivo di aumentarlo a 5 milioni di euro, “condizionando l’aumento al buon fine dell’operazione di acquisizione del Calcio Catania”.
Il 28 maggio il Tribunale di Catania accetta la proposta di concordato preventivo presentata da Calcio Catania SpA, rigettando, contestualmente, l’istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica il 18 maggio, giorno in cui arrivano anche le dimissioni di Giuseppe Di Natale (Amministratore Delegato) e Ignazio Scuderi (Vice-Presidente).
Qualche giorno dopo, il 25 maggio, si tiene l’udienza per la nomina di un nuovo Consiglio d’Amministrazione – scelto dal Tribunale stesso – per la società di via Magenta.
L’operazione “Fake Credits” e la riorganizzazione di S.I.G.I.
Le vicende di S.I.G.I. si intrecciano – indirettamente – con l’operazione “Fake Credits” della Guardia di Finanza di Catania. Nel mirino dei finanzieri, infatti, finiscono anche il commercialista Antonio Paladino, Renato Balsamo, presidente del CdA della Sport Investment Group Italia, e Giuseppina Licciardello, presidente del collegio sindacale S.I.G.I.
Nella stessa sera del 10 luglio, la S.I.G.I. ha diramato una nota con la quale specificava la propria estraneità ai reati contestati nell’operazione: “I soci della SIGI, benché emerga chiaro, fanno rilevare di essere completamente estranei ai fatti contestati e confermano piena fiducia nell’operato degli inquirenti, fermo il diritto degli incolpati di essere riconosciuti non colpevoli”.
La SpA, dunque, si riorganizza. L’avvocato Giovanni Ferraù viene nominato presidente del CdA, a cui si associano i nomi di Gaetano Nicolosi e Sebastiano La Ferlita. Con la riorganizzazione, inoltre, la S.I.G.I. ribadisce la volontà di partecipare all’asta competitiva, riorganizzata – e confermata – dopo il fallimento di Finaria SpA, sancito il 16 luglio.
La visita a Torre del Grifo di S.I.G.I. e l’acquisto del Calcio Catania
Sabato scorso, 18 luglio, i soci S.I.G.I. visitano la sede di Torre del Grifo, restando entusiasti della struttura e delle sue capacità. Un pensiero bene espresso dallo stesso avvocato Ferraù all’esterno dei cancelli della sede di Mascalucia.
Ieri, 22 luglio, la S.I.G.I. invia la documentazione necessaria al Tribunale di Catania, dimostrandosi, come riscontrato nella giornata di oggi, come l’unica pretendente all’acquisto del Calcio Catania SpA (sempre nella giornata di ieri sono arrivate le dimissioni di Gianluca Astorina dal ruolo di Amministratore Unico).
Sufficiente, dunque, l’offerta di un milione e 329mila euro presentata. Una cifra irrisoria se paragonata al monte debiti che i nuovi proprietari dovranno sobbarcarsi.
Da oggi, dunque, inizia una nuova era. L’era dell’azionariato diffuso e della necessità di riportare in alto una piazza abituata a ben altri palcoscenici e avversari. La notizia più importante, però, è arrivata: la matricola è salva.
Fonte foto: Antenna Uno Notizie (Facebook)