CATANIA – In o Out: dentro o fuori? Parliamo ancora di Pino Rigoli, allenatore del Catania che, dopo la prestazione di Foggia, ha fatto parlare di sé con i tifosi che si sono divisi tra chi, metaforicamente, vorrebbe la sua testa e chi invece chiede del tempo e che è più o meno soddisfatto.
Martedì scorso abbiamo provato a dare noi un giudizio sull’operato di Rigoli ma oggi abbiamo pensato di dare voce al popolo rossazzurro con una nostra nuova iniziativa: #vocifera. Newsicilia ha dato spazio alla voce dei tifosi etnei che, in questo caso, sono stati contattati per discutere insieme di un argomento molto delicato e di prima fascia in questo momento in casa Catania. Vogliamo che siano i tifosi, nonché nostri lettori, ad esprimere la propria idea, a far sentire la propria voce per la loro squadra del cuore in momenti particolari della stagione o in occasione di big match e/o partite fungenti da crocevia per la stagione. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro, Antonio, Carmelo e Igor: quattro tifosi che seguono il Catania ormai da anni, in qualunque categoria e in qualsiasi momento.
1. Cosa ne pensi del cammino del Catania in questo momento? In particolare, ti è piaciuta la prestazione di Foggia?
Partendo dall’ultimo match dei rossazzurri, tutti e 4 sono rimasti soddisfatti: “Ho visto una squadra che lotta“ dice Carmelo; “Finalmente un atteggiamento diverso e un 11 compatto ed un approccio positivo” sottolinea Antonio; “Nel complesso è stata una prestazione positiva” aggiunge Igor. Alessandro, invece, sembrava aspettarsi un atteggiamento più difensivo che offensivo: “Il Foggia ha creato soltanto da fuori area ma solo perché ci abbassavamo troppo, siamo in crescita ed è un dato di fatto“. Poi, in merito al cammino del Catania, Alessandro e Igor criticano il fatto che agli etnei mancano dei punti importanti, mentre per Antonio è la penalizzazione il punto centrale che è senza dubbio il deficit che ha inciso in questa prima parte della stagione.
2. Evidenzia cosa, secondo te, va bene nel gioco di Rigoli e se c’è qualcosa che invece non funziona. L’allenatore meriterebbe l’esonero come in molti dicono?
Una domanda forse a bruciapelo, specie l’ultima. Ebbene ci siamo trovati di fronte ad una parità quasi assoluta: 2 a favore e 2 contro. Chi vorrebbe l’esonero del tecnico rossazzurro è Carmelo, poiché “il gioco non piace, si cerca sempre di buttare la palla in fondo al campo e molto spesso non sanno cosa farci: il classico gioco palla o funnu'”. Un po’ più critico e realista Igor, che non esclude totalmente la possibilità che Rigoli possa andare via: “Se il Catania, entro poche settimane, non raggiungerà la decima posizione in classifica, che vale i playoff, la panchina di Rigoli potrebbe iniziare a scottare. Lui ha azzeccato il jolly Di Cecco ma il gioco è troppo difensivista e poco propositivo in attacco“. Dall’altra parte, invece, Antonio ed Alessandro: il primo analizza “l’organico della squadra: Rigoli deve accontentarsi di quello che ha, poi ha commesso alcuni sbagli ma gli allenatori sono pagati anche per questo“, il secondo invece mostra una certa fedeltà al tecnico rossazzurro. “La squadra lo segue, si adatta bene al modulo difensivo che ha impostato Rigoli. Il problema è che gli manca una punta di peso poiché Calil e Paolucci sono discontinui“.
3. Seguendo le partite dei rossazzurri e se fossi Rigoli soltanto per un istante, cosa cambieresti?
Qui le teorie spaziano un po’, pertanto ve le proponiamo schematicamente:
Alessandro: “Metterei Scoppa con Bucolo assieme a Biagianti. Poi avrei dato un po’ di spazio a Piscitella che, secondo me, deve giocare di più per trovare la forma migliore“.
Antonio: “Forse oserei di più con qualche seconda linea visto che alcuni senatori non girano”.
Carmelo: “Se fossi in Rigoli lascerei marcire Calil e Russotto in panchina“.
Igor: “Se fossi Rigoli schiererei più spesso un 4-3-1-2 in diverse partite, nella speranza che Calil e Paolucci ritrovino il gol!”.
4. Le critiche sono premature oppure, al contrario, pertinenti al periodo del Catania?
Perché questa domanda? Abbiamo riscontrato troppa tensione e alcune critiche, secondo noi, sono avventate mentre altre sono discutibili. Per questa ragione, volevamo toglierci questo dubbio per capire la linea comune, sebbene relativa, in merito. Tutti concordano su una cosa: la critica è soggettiva e ognuno è soggetto a trovare il “pelo nell’uovo”. “La gente, giustamente, vuole un po’ di gioco più offensivo e siccome non siamo ancora in zone alte di classifica, magari il tifoso si fa condizionare. Poi è anche vero che qualche goal ci è stato annullato ingiustamente. È necessario dire, però, che il Catania ha perso soltanto una partita e sono certo che arriveremo in zona playoff, tra il quarto e quinto posto” afferma Alessandro. Igor, invece, evidenzia come il Catania abbia “perso troppi punti con squadre modeste, quindi qualche critica ci sta”. Antonio resta fermo sulla sua opinione, ribadendo che “l’organico in questione è questo, quindi nel prendere o lasciare, io senza dubbio prenderei e non criticherei“. Carmelo è fiducioso: “Le critiche ci sono, adesso però si sistemerà tutto“.
Quindi, tirando le fila del discorso, i pareri contrastanti ci sono: esonero sì, esonero no. Si è parlato di organico, di personali sostituzioni tattiche, di un gioco che ancora non è soddisfacente anche se a Foggia si è visto un Catania molto diverso e, su questo, sono tutti d’accordo. I 4 tifosi etnei condividono altresì il loro pensiero sull’ultima domanda che abbiamo fatto loro: forse non sarà pertinente al discorso Rigoli ma è stato più volte decisivo. “Un portiere così non si vedeva da tempo“.
Sì, ci riferiamo a Matteo Pisseri. La quinta ed ultima domanda, quindi, è: che idea vi siete fatti? Una breve battuta sull’estremo difensore rossazzurro.
Nonostante Pietro Lo Monaco, ai microfoni di ISP, ha dichiarato di evitare gli elogi a Pisseri, qui arrivano comunque: “Finalmente un portiere che porta qualche punto in più a casa, ottima mossa societaria” esordisce Antonio. Igor ha addirittura esultato per il suo acquisto: “Ha un gran futuro davanti e grazie a lui abbiamo vinto qualche partita“. Alessandro fa invece un’analisi più tecnica: “Promettente. Sicuro nelle uscite e ha degli ottimi riflessi. Colpo importante della società: arriverà senza dubbio in categorie superiori“. Chiudiamo con la frase simbolo di Carmelo: “È un grande, il portiere più forte della Lega Pro”.