Le basi solide da cui il Catania FC può e deve ripartire nella prossima stagione

Le basi solide da cui il Catania FC può e deve ripartire nella prossima stagione

CATANIA – Termina a Pescara la stagione del Catania FC. I playoff ancora una volta non sorridono ai rossazzurri, che anche per questa stagione dicono addio al sogno serie B.

Questa stagione lascia senza dubbio parecchi spunti su cui riflettere, offrendo sia lati negativi, ma anche positivi. Sarebbe infatti un grave errore pensare che sia tutto da buttare, anche perché la storia ha insegnato che in serie C occorre programmare, e smantellare la squadra ogni anno non è la ricetta giusta per puntare alla promozione in serie B.

Le basi solide da cui il Catania FC può ripartire

Dal mese di febbraio fino all’ultima partita disputata dal Catania, si è notato un cambio netto nella mentalità della squadra, e l’artefice di tutto ciò non può che essere mister Toscano, la prima certezza da cui il Catania può e deve ripartire.

Il curriculum del tecnico calabrese non aveva e non ha bisogno di presentazioni, ma qui a Catania abbiamo visto anche altri aspetti oltre all’esperienza da vincente.

Domenico Toscano nel corso della stagione ha dovuto affrontare molte difficoltà assieme alla squadra, ma da parte sua non c’è mai stata l’intenzione di abbandonare la nave, ma anzi come un vero capitano ha cercato di trascinare tutti a rimanere sul pezzo, partita dopo partita, nella speranza di vincere più gare possibili.

L’altro punto fermo non può che essere il direttore sportivo Daniele Faggiano, che con la sua esperienza rappresenta a tutti gli effetti un lusso per la categoria, e lo ha già dimostrato quest’anno, dove nonostante un mercato “bloccato”, il direttore ha comunque costruito una squadra competitiva, azzeccando alcune scommesse dove su tutti spiccano: Kaleb Jimenez e Roberto Inglese.

Catania FC: programmare e non smantellare

Nel primo paragrafo abbiamo fatto notare come Toscano sia l’artefice del cambio di mentalità della squadra, ma ovviamente un aspetto altrettanto fondamentale è il recupero di tutto l’organico rossazzurro.

Infatti il Catania recuperando tutti i giocatori ha potuto ricompattarsi e alzare nettamente il livello delle prestazioni, con i calciatori che hanno potuto offrire più soluzioni e lucidità al tecnico rossazzurro.

L’intero parco giocatori del Catania ha dimostrato quindi che – con tutti al top della condizione – può giocarsela con chiunque, aspirando a primeggiare in classifica.

Ecco perché sarebbe cosa buona è giusta – se ci sarà la volontà da tutte le parti – confermare gran parte dei calciatori, andando a rinforzare la squadra con quei tre, massimo quattro elementi, che possano dare vita ad un salto di qualità, assolutamente necessario, per tentare di vincere il campionato di serie C.

La volontà dei tifosi

Il pubblico catanese sposa l’idea di confermare la maggior parte dei calciatori, per costruire qualcosa di importante.

Ma tra tutti i calciatori, i tifosi sui social richiedono a gran voce la riconferma di quattro calciatori in particolare, uno per reparto:

  • Andrea Dini: il portiere rossazzurro è senza dubbio l’MVP dei playoff del Catania. Grazie alle sue parate il Catania ha superato parecchie sfide insidiose, su tutte quella col Potenza qualche giorno fa.
  • Matteo Di Gennaro: arrivato in estate per essere il perno della difesa etnea, non ha deluso le aspettative. Dopo un buon avvio personale di stagione ha dovuto fare i conti con un infortunio che l’ha costretto a rimanere ai box, saltando tante partite. Il suo recupero si è rivelato fondamentale per ricompattare la difesa, che con la sua assenza stava attraversando un periodo di gran confusione.
  • Kaleb Jimenez: il numero 10 spagnolo durante la stagione ha vestito i panni del vero “artista” della rosa. Le recenti prestazioni opache viste ai playoff non possono cancellare quanto di buono fatto dal “diez” durante la stagione.
  • Roberto Inglese: dato da molti per finito, il numero 9 rossazzurro ha risposto nella migliore maniera possibile, facendo parlare il campo. Sono 14 le reti segnate questa stagione, ma ciò che più ha convinto la piazza etnea è stato il suo spirito di sacrificio e dedizione in campo. Per vincere il Catania ha bisogno di questi giocatori, e privarsi del suo attaccante principe sarebbe una decisione difficile da digerire per i tifosi.

Gli errori da non commettere

Il blackout estivo è un momento che il Catania non può permettersi di vivere nuovamente se vuole costruire qualcosa di importante. Ecco che quindi diventa fondamentale chiarire subito quale sarà l’obiettivo e il modus operandi per raggiungerlo, evitando passi indietro che andrebbero a creare inevitabilmente incertezza e tensioni attorno all’ambiente.

Il direttore Daniele Faggiano quando arrivò al Catania disse che sarebbe stato fondamentale iniziare il ritiro con almeno il 70% del gruppo squadra titolare in campionato. Obiettivo purtroppo sfumato per le note vicende estive, che hanno costretto il Catania a dover gestire più di 40 calciatori.

La speranza è che il nuovo ritiro estivo del Catania possa stavolta garantire quel 70% o più, in modo da facilitare il lavoro del mister che potrà lavorare sin da subito con i calciatori scelti per preparare l’avvio del nuovo campionato.

Occhi puntati già al futuro

Il Catania in vista della prossima stagione inizia già a fare i primi passi, rappresentati dall’innesto di Alessandro Zarbano come nuovo direttore generale e il tentativo concreto di acquisire il centro sportivo di Torre Del Grifo.

Se da una parte l’ufficialità del D.G sembra imminente (essendo già stato immortalato più volte al fianco del vicepresidente Grella) il capitolo Torre Del Grifo pare una faccenda che richieda più tempo.

L’intera piazza etnea però potrà aspettarsi un’estate sicuramente movimentata, con una dirigenza che farà sicuramente di tutto per rendere il Catania ancora più competitivo, per tentare di inseguire ancora una volta la tanto attesa promozione in Serie B.

Foto Facebook Catania FC