CATANIA – È il giorno di Catania-Potenza, gara valida per il secondo turno playoff dei gironi, dove si avverte una voglia matta di continuare il percorso. Davide Baiocco, uno che ha lasciato un pezzo di storia al Massimino, è ritornato sui punti cruciali da maneggiare con cura per amare ancor di più il cammino. Traguardo? C’è ancora molto da fare. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a NewSicilia.it.
Catania-Potenza sarà la sfida dei due bomber?
“Non credo che il match di questa sera possa dipendere da Inglese e Caturano. Una gara unica credo che si giochi su altri range, solo un giocatore non può essere così influente. Sarà determinante la condizione nei principi di gioco, serenità mentale e capacità di gestire le emozioni. Il Catania gioca con un uomo in più (ride ndr.): lo stadio Angelo Massimino“.
Sempre fiducia a Toscano, una mossa che sta ripagando?
“Lo dico da sempre, è importante dare continuità a un progetto tecnico. Questo può cambiare solo nel caso in cui determinate condizioni prefissate dalla società non vengono soddisfatte. Se è stato scelto Toscano ci sarà un motivo, condivideranno il modo in cui si raggiungono le vittorie e per arrivarci ci vuole del tempo. Siamo nell’era del tutto e subito. A mio avviso l’allenatore ha sentito fiducia generale nel lavorare anche nei momenti più difficili”.
Vede un giocatore imprescindibile tra i rossazzurri?
“Giocatore chiave nel Catania? Lo dico sempre, il calcio è un gioco di squadra e non ricordo calciatori in grado di cambiare singolarmente una gara (forse solo Maradona). Ogni secondo chiede scelte differenti da fare, ridurre tutto ad un unico nome sarebbe sbagliato. La squadra è un insieme di elementi interdipendenti che devono cooperare tra loro nel miglior modo possibile. Quando vincemmo la Serie B non eravamo i più forti sulla carta, ma come gruppo si era creato qualcosa di diverso”.
Catania di Baiocco vs Catania attuale: che caratteristiche vorrebbe trasmettere
“Caratteristiche del nostro gruppo da trasmettere alla squadra attuale? Credevamo in noi stessi, c’era spirito di sacrificio e voglia di fare le cose insieme. Si tratta di elementi che potrebbero mettere ulteriormente in risalto le qualità tecniche dell’attuale Catania”.
Non sempre giocare ogni 3 giorni è uno svantaggio
“Giocando ogni 3 giorni e chi affronta più partite corre il rischio di arrivare più stanco alle fasi finali dei playoff. Vincere aiuta ad aumentare l’autostima e consolida la convinzione di ciò che fai. Mettendo entrambe le cose sulla bilancia un percorso del genere ti porta a maturare quella conoscenza reciproca. Le partite ravvicinate hanno lati positivi e negativi: un calciatore ha la possibilità di risposare, ma oltre agli allenamenti subentra la componente mentale per rimanere focalizzato sul percorso da seguire”.