Caso Myrmex: lavoratori pronti alle contromisure legali

Caso Myrmex: lavoratori pronti alle contromisure legali

CATANIA – Questa mattina i lavoratori della Myrmex e Cgil hanno fatto nuovamente il punto della situazione con la Prefettura sulla vertenza per il rilancio del laboratorio d’eccellenza, ormai nei fatti smantellato.

Un rilancio che, come dichiarano il segretario generale della Camera del lavoro Giacomo Rota, la segretaria confederale Margherita Patti e il segretario di Fictem Cgil, Giovanni Romeo, tarda ad arrivare: “Il tempo scorre invano, nonostante tutte le promesse ricevute in questi anni. Anche l’Università, che non aveva escluso la possibilità di rilanciare il laboratorio per progetti di ricerca interni, sembra ormai orientata a creare un laboratorio proprio, a dispetto del fatto che esiste già una struttura che per anni è stata un fiore all’occhiello di questa città“.

Come sottolineano dalla Cgil, la Regione Sicilia assicura che le trattative con l’amministratore di Myrmex, Gianluca Calvi, continuano ma l’Ente non si presenta agli incontri ufficiali. E più il tempo passa, più i lavoratori licenziati perdono le speranze, anche a fronte dell’ultima scadenza tra le tante affrontate in questi anni: febbraio 2017, tranche finale per gli ammortizzatori sociali a sostegno dei disoccupati. 

L’ex casa madre Pfizer, nel frattempo, continua ad assumere escludendo i dipendenti Myrmex. La Cgil ha chiesto alla Prefettura di farsi tramite per ottenere risposte definitive, dichiarando che i lavoratori sono pronti ad intraprendere azioni legali, giuridiche e penali. Il sindacato ricorda, infatti, che esiste una delibera regionale valida che vincola tutti gli attori istituzionali coinvolti all’occupazione dei ricercatori.