Psicologia telematica: negli ultimi anni, il progresso tecnologico e gli effetti della pandemia hanno rivoluzionato molti settori, tra cui quello della psicologia. La psicoterapia, tradizionalmente legata a incontri in presenza, ha trovato nella modalità online un’alternativa che si è diffusa rapidamente: basti pensare alla piattaforma “Unobravo”, “Gli Psicologi Online” o “Sygmund”.
Ai microfoni di NewSicilia, la psicologa Roberta Patanè ha analizzato i principali benefici, limiti e prospettive di questa nuova modalità terapeutica.
Benefici e limiti della psicologia telematica
Secondo la dott.ssa Patanè, uno dei maggiori vantaggi della terapia telematica è l’accessibilità. “Questa modalità consente di raggiungere persone che vivono in zone rurali o isolate, o che, per disabilità temporanee o permanenti, non possono recarsi in uno studio”, spiega. La flessibilità degli orari rappresenta un altro punto di forza, favorendo lavoratori con impegni fissi o chi preferisce evitare gli spostamenti. Inoltre, la terapia online abbatte le barriere linguistiche, rendendola ideale per italiani residenti all’estero o persone in mobilità temporanea.
Tuttavia, ci sono alcune limitazioni importanti. “Il terapeuta, nella modalità online, ha meno possibilità di osservare il linguaggio non verbale del paziente”, sottolinea l’esperta. Anche i problemi tecnologici, come connessioni instabili o ritardi audio-video, possono compromettere l’efficacia delle sedute.
Infine, manca quel “movimento simbolico” che il paziente compie recandosi fisicamente in studio: un gesto carico di significato che rappresenta la motivazione a lavorare su di sé.
Empatia e connessione emotiva: sfide e soluzioni
Un’altra domanda cruciale riguarda la capacità di mantenere lo stesso livello di empatia e connessione emotiva delle sedute tradizionali. “Sebbene sia più complesso creare una relazione empatica online, non è impossibile“, afferma la dott.ssa.
“Dipende dalla capacità del terapeuta di adattarsi, sperimentare nuovi metodi e instaurare un legame con il paziente, anche in assenza di fisicità.” Studi recenti confermano che la terapia telematica può essere efficace per disturbi come ansia, depressione e disturbo post-traumatico da stress.
Tecnologia e privacy: elementi fondamentali
Per migliorare la qualità delle sedute online, è essenziale disporre di una connessione internet stabile e di strumenti tecnologici adeguati. Ma un aspetto cruciale riguarda la privacy. “Il setting terapeutico deve garantire la massima riservatezza, sia per il paziente che per il professionista”, spiega la professionista.
Ciò include l’uso di cuffie per evitare intrusioni e l’assicurarsi di essere in un ambiente tranquillo e isolato. In Italia, l’Ordine degli Psicologi e organizzazioni come l’APA (American Psychological Association) hanno definito linee guida rigorose per garantire la sicurezza dei dati sensibili.
Futuro della psicologia telematica
La terapia online non può e non deve sostituire completamente quella in presenza. La dott.ssa Patanè conclude: “Sarà sempre una modalità complementare, particolarmente adatta alle nuove generazioni e a situazioni specifiche. Tuttavia, la terapia tradizionale conserva una serie di vantaggi insostituibili”.
La psicologia telematica rappresenta dunque un’importante evoluzione nel campo della salute mentale, capace di integrare il supporto tradizionale e di abbattere molte barriere, pur richiedendo un adattamento continuo da parte di pazienti e professionisti.