CATANIA – Secondo punto ottenuto dal Catania. Dopo la riduzione da -2 a -1 in tema di penalizzazione per inadempienze amministrative, la formazione dell’Elefante pareggia sull’insidioso campo della Fidelis Andria. Un terreno di gioco in condizioni pessime che contribuisce negativamente all’economia della gara. 0-0 allo stadio Degli Ulivi al cospetto di un avversario che si fa preferire ai rossoazzurri nel primo tempo, con gli attaccanti del Catania scarsamente incisivi.
La prima occasione per andare a segno è di marca etnea con un bel tiro-cross di Garufo che finisce a lato, non di molto. Qualche istante più tardi è clamoroso il liscio in difesa. Grandolfo non ne approfitta perchè Liverani è bravissimo a negargli la gioia del gol con un ottimo intevento. Al 35′ ghiotta occasione per l’Andria, Cianci salta Bergamelli e conclude di poco a lato dal limite dell’area. La risposta del Catania arriva al 51′. Nello specifico è pregevole il cross a beneficio di Russotto, altrettanto l’aggancio in area dell’ex calciatore della Salernitana ma il tiro finisce alle stelle. Al 76′ Andria nuovamente pericolosa. Grandolfo entra in area di rigore, girata dell’attaccante ma la difesa rossoazzurra fa buona guardia deviando la conclusione in corner.
Nel finale il Catania preme sull’acceleratore, fa il suo ingresso in campo l’ex di turno Plasmati ed aumenta l’inerzia offensiva della squadra di Pancaro. Al 79′ proprio Plasmati usufruisce di un cross di Nunzella dalla corsia di sinistra, il colpo di testa potente del “gigante” di Matera è indirizzato verso la porta. Purtroppo per lui, però, il pallone si stampa sul palo.
Qualche secondo prima del 90′ è ancora una volta Plasmati a rendersi pericoloso. Il cross dalla destra è perfetto per la testa del centravanti, stavolta la palla è destinata ad essere depositata in fondo al sacco. Purtroppo l’arbitro non convalida il gol, causa fuorigioco dell’ex attaccante del Siena. Un vero peccato a Poluzzi battuto.
Nel finale continua la spinta del Catania, l’Andria è alle corde e stringe i denti fino in fondo nella speranza di mantenere inviolata la propria porta. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio del direttore di gara che manda le due squadre negli spogliatoi. Qualche rammarico per il Catania che crede troppo tardi nella possibilità di vincere ma il punto, ottenuto su un campo difficile, fa comunque morale.