Si raffreddano i rapporti tra Cisl Sicilia e Poste

Si raffreddano i rapporti tra Cisl Sicilia e Poste

PALERMO – In una nota firmata dal segretario dell’Slp Giuseppe Lanzafame (Sindacato regionale Cisl delle Poste), inviata ai vertici dell’Azienda delle Poste, emergono tantissimi punti di criticità. Si raffreddano, dunque, i rapporti e si apre un vero e proprio “conflitto del lavoro”.

La nota evidenzia un servizio carente in molti aspetti. Il personale è “eternamente insufficiente”, i servizi postali sono “completamente alla deriva”, anche i grossi centri urbani sono “quotidianamente non serviti” si legge.

E ancora, corrispondenza “sparsa in ogni luogo senza ordine e spada delle responsabilità sempre puntata sui lavoratori, al minimo disguido”.

Il documento mette in luce, inoltre, la quantità spropositata di provvedimenti disciplinari senza contraddittorio, emessi secondo una logica “assolutista e giustizialista”.

A preoccupare la Slp Cisl, è anche la situazione dei 1.200 “figli di esodati”, figli, cioè, di dipendenti che hanno rinunciato al lavoro per l’assunzione dei propri ragazzi e che non hanno percepito pensione per quasi 10 anni.

Per non parlare del lavoro dei figli, rigorosamente part-time a 650 euro al mese, che “l’azienda – scrive Lanzafame – si ostina a mantenere in condizioni di estremo precariato”.

A rischio, dunque, la speranza di migliaia di ragazzi dal futuro più che incerto e sui quali le Poste hanno “fatto cassa con il progetto mix e svincolo”  denuncia il Slp.

I rapporti più che freddi, sono gelidi. Giovedì 20, a Palermo, si terrà un incontro tra la Spa, controllata dal ministero del Tesoro, e i sindacati.