CATANIA – Vigilia di Catania-Lecce, l’allenatore rossoazzurro Pino Rigoli interviene in Sala Stampa a Torre del Grifo focalizzando, inizialmente, l’attenzione sul momento attraversato. “Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro. A Melfi non é arrivato un risultato all’altezza delle aspettative, mi aspetto una prestazione di rilievo domani dimostrando il nostro valore. Abbiamo dei giocatori validi in tutti i reparti. Secondo me avremmo potuto segnare qualche gol in più finora se fossimo stati più fortunati e cattivi sotto porta. Poche, in compenso, sono le reti subite. Ritengo che possediamo una buona struttura in fase di non possesso. C’è grande spirito di sacrificio. Il calcio é fatto di episodi. Nel nostro caso sul campo abbiamo collezionato 12 punti, per questione di centimetri spesso non siamo riusciti ad andare in gol. Abbiamo sempre fatto la partita, ad eccezione di Matera. Gli episodi non ci hanno favorito. Anche domenica abbiamo sprecato una ghiotta occasione nel finale per vincere”.
Spazio al 4-3-3 o ad un diverso sistema di gioco contro il Lecce? Rigoli lascia aperta qualsiasi possibilità. “Non sono un integralista. Quest’anno abbiamo cambiato diversi moduli. In alcuni momenti siamo scesi in campo con un centrocampo a due, due attaccanti centrali e due esterni. A Melfi nel finale abbiamo giocato con la difesa a tre, in altre gare abbiamo giocato con il trequartista”.
Focus sul Lecce, attuale capolista del girone C. “Mi auguro che ci sia una grande presenza di tifosi. L’avversario è importante, nutriamo grande rispetto del Lecce ma siamo nelle condizioni di potercela giocare sotto tutti i punti di vista. Domenica dovremo giocare con grande applicazione sotto tutti i punti di vista, cercando di fare qualche gol e sfruttando le nostre armi. Servirà massima concentrazione, loro hanno calciatori molto preparati, costruiti con grande sagacia dalla società. Ma ce la giocheremo”.
Attenzione riservata a Di Grazia ed al neo acquisto Mazzarani. “Di Grazia non è un giovane secondo me. All’estero giocherebbe senza problemi con regolarità un ragazzo di 20 anni, diversamente dalla cultura italiana. Il Catania punta forte su di lui. Se, crescendo, dovesse trasferire un certo tipo di carisma potrebbe diventare un leader in futuro. Ha grandi prospettive, gli auguro che possa continuare a crescere. Mazzarani é stato preso non per farsi una vacanza. Che ben venga un calciatore in grado di portarci qualcosa di nuovo. Ci aspettiamo tanto da lui. È un giocatore importante che dà il suo apporto dal punto di vista tecnico e caratteriale, fermo restando che non deve risolvere lui i problemi del Catania. Dobbiamo cercare di migliorare quello che non ha funzionato nel migliore dei modi fino a questo momento”.
Pregi e difetti di allenare a Catania? Rigoli esprime il suo pensiero. “Indubbiamente Catania ti espone dal punto di vista mediatico, sia in positivo che in negativo. Ma il calcio é uguale ovunque. Poi dipende dai mezzi e dagli obiettivi, su quello bisogna lavorare. Per me che ho vissuto la mia vita a Catania, allenare qui era qualcosa d’impensabile”.
L’1-1 di Reggio Calabria rappresenta un momento determinante per il Catania secondo il mister. “A Reggio stavamo conducendo agevolmente il vantaggio, poi abbiamo preso uno schiaffo ed inevitabilmente ci siamo chiesti cosa fosse accaduto, generando dubbi. La mancata vittoria di Reggio é la chiave per comprendere il nostro momento secondo me”.
Riflessione per quanto concerne l’apporto che possono dare alla causa rossoazzurra Paolucci e Scoppa. “Paolucci é un ragazzo che tiene tanto alla maglia del Catania. Lui crede nel progetto, nel rilancio del club. Si mette sempre davanti contro tutto e tutti per cercare di fare bene. È un ragazzo molto legato. Scoppa è giocatore di qualità, soffre un po’ i ritmi della Lega Pro. Noi abbiamo 2-3 giocatori che possono ricoprire al meglio il ruolo di regista. Sta lavorando giorno dopo giorno per cercare di mettersi a disposizione. Fa assolutamente parte del progetto tecnico del Catania”.
Lecce avversario indubbiamente forte, ma Rigoli non toglierebbe alcun calciatore alla squadra salentina. “Mi tengo stretti i miei. Sicuramente il Lecce possiede giocatori validi, ma i miei se la giocheranno alla pari domenica. Possiamo affrontare il Lecce a testa alta perchè credo nel valore della mia squadra dal punto di vista tecnico ed umano. Allenamento dopo allenamento cerchiamo di arrivare al match nelle migliori condizioni possibili”.
Ci vorrà ancora un po’ per rivedere in campo Bastrini e Fornito. “Bastrini e Fornito hanno lavorato a parte finora. Bastrini dovrà sostenere un altro esame strumentale per meglio conoscere le sue condizioni. Ne sapremo di più martedì. Sta svolgendo un lavoro di recupero con il prof. Colombino”.