Antonio Presti al “Rapisardi” di Paternò, un nuovo progetto sulle risorse storico territoriali della città e dell’area simetino etnea

Antonio Presti al “Rapisardi” di Paternò, un nuovo progetto sulle risorse storico territoriali della città e dell’area simetino etnea

PATERNÒ – Quale migliore occasione il 4 novembre, memoriale dei caduti nei conflitti mondiali per la libertà, per parlare di vita nella sua dimensione escatologica nell’Aula Magna del “Mario Rapisardi” di Paternò con il Maestro Antonio Presti. Accolto dalla Dirigente Scolastica, la Prof.ssa Maria Grazia D’Amico, dai docenti e dagli studenti del Liceo classico e artistico, il maestro e mecenate ha ricordato la lunga e proficua collaborazione con il liceo rapisardiano, con l’artistico in particolare, alla realizzazione della grande “Porta delle Farfalle” a Librino – Catania. L’adesione corale dei professori e studenti nei laboratori del Rapisardi ha creato, di questa porta di bellezza, la “Torre Animata”.

L’incontro presieduto dalla Dirigente D’amico, coadiuvata dai Proff. Giuseppe Scravaglieri, referente del progetto, Eleonora Amato e Daniela Privitera, ha visto il maestro Presti presentare il nuovo progetto pluriennale su “Il Cammino dell’Anima” intorno e attorno all’Etna. Le Città il territorio. Con l’ausilio delle slides della dr.ssa Martina Migliorini della Fondazione ‘Antonio Presti’ la presentazione ha evidenziato come il Rapisardi di Paternò da Liceo Classico e Artistico possieda il valore di tutte le virtù, Kalòs Kai agathòs il “Bello e Buono”.

 

Il maestro ha esortato i numerosi studenti a ribellarsi “contro l’anestesia dell’anima” a liberarsi da ogni dipendenza indotta e tecnologica e a riappropriarsi dei sogni. Pensiero e creatività, dunque, per entrare nel merito del progetto attraverso un viaggio esperienziale che riconosca le risorse storico ambientali, i paesaggi cangianti della nostra composita Etna, che esalti i quattro elementi fondanti la “madre terra”: Acqua, Fuoco, Terra, Aria, insomma l’Etna così come Wolfgang S. Waltershausen e Carlo Gemmellaro ce l’hanno codificata. Il maestro ha esortato a leggere l’Etna come “Belvedere dell’Anima”, invitandoci infine a farci “Pellegrini del progetto dell’anima”, a metterci in cammino alla ricerca del quinto elemento, che è l’invisibile quale visione dell’anima.

La “sfida”, le riflessioni, la proposta del nuovo progetto l’ulteriore sollecitazione di Presti che, riprendendo Antoine de Saint – Exupèry, ha invitato gli studenti ad essere “dei piccoli principi… guerrieri della luce”.

Gli studenti hanno risposto con molte domande alla stimolante riflessione e posto altrettante questioni sui “luoghi dell’anima”. Interessante, infine, anche gli interventi pertinenti sul tema di giovani esponenti dell’associazione socio ambientale “Voce” che opera a Paternò sui temi della cultura e del rispetto ambientale.

 

Al fine di calendarizzare gli altri incontri e definire aspetti, tempi, modi e soggetti della società civile da coinvolgere nel progetto la Dirigente D’Amico ha voluto ancora ringraziare Antonio Presti per l’attenzione e il suo patronage ormai consolidato verso il “Mario Rapisardi”.