Multiservizi, sì a prepensionamenti no a licenziamenti

Multiservizi, sì a prepensionamenti no a licenziamenti

CATANIA – Il ridimensionamento della “Multiservizi” s’ha da fare. La proprietà non retrocede di un solo passo e adduce la grave situazione finanziaria quale vera causa della messa in mobilità dei lavoratori e di probabile chiusura di bilancio in forte perdita. In gioco c’è l’esistenza stessa della partecipata che a breve dovrà anche confrontarsi con la verifica della Corte dei conti. Cgil, Cisl e Uil di Catania, invece, sono certi che esistono altre strade alternative alla messa in mobilità dei 130 dipendenti.

È questo, in estrema sintesi, l’esito dell’incontro tenutosi stamattina tra l’assessore comunale Girlando, il presidente della partecipata, Michele Giorgianni, e i rappresentanti Cgil (Rosaria Leonardi del Dipartimento Pubblico impiego e il segretario Filcams, Gino Scarfalloto) e Cisl (la segretaria confederale Rosaria Rotolo e la segretaria Fisascat Rita Ponzo). Per i sindacati, in particolare, c’è l’esigenza di rivedere il contratto che è stato stipulato 10 anni fa; oltre ad essere obsoleto, non tiene conto dell’esigenza di rivedere modello di gestione ed organigrammi.

Preferibili ai licenziamenti sono di certo i prepensionamenti (forse possibili per circa 80 lavoratori) e la mobilità di personale tra altre aziende partecipate. Gli ammortizzatori sociali dovrebbero essere l’ultima ipotesi da tenere in considerazione. “Chiediamo alla proprietà – scrivono i rappresentanti di Cgil e Cisl – di costruire un contratto ed un sistema che faccia della più importante partecipata del Comune di Catania, una struttura efficiente e di qualità. Per questo abbiamo deciso di riunire i lavoratori in assemblea per il 24 settembre e definire insieme le proposte da presentare nel prossimo incontro con l’amministrazione ed il presidente. Incontro che avverrà il 29 settembre”.