Il pestaggio e quell’apprezzamento fatale: Giuseppe perde la vita in una discoteca romana

Il pestaggio e quell’apprezzamento fatale: Giuseppe perde la vita in una discoteca romana

CATANIA – La discoteca “San Salvador” di Roma sarà l’ultimo ricordo che il 50enne catanese, Giuseppe Galvagno, avrà in mente prima del massacro. Prima della morte.

Nella notte tra sabato e domenica, infatti, l’uomo è stato trovato in zona Eur, proprio dove si trova la discoteca. È stato vittima di un pestaggio e, in merito a ciò, a essere indagati sono cinque addetti alla sicurezza per omicidio volontario. La causa di calci e pugni a suo sfavore ricadrebbe nel classico apprezzamento nei confronti di una ragazza. A Giuseppe quel complimento è costato carissimo, perché poi due buttafuori lo avrebbero portato fuori e malmenato per bene. Si sarebbero aggiunti più avanti, invece, gli altri tre addetti.

Era già in fin di vita quando i soccorsi sono arrivati. Non c’è stato sin da subito nulla da fare: aperta un’inchiesta da parte del sostituto procuratore Eleonora Fini, in coordinamento con il procuratore aggiunto Monteleone.

Agonizzato e incosciente in viale Oceano Atlatico, luogo dove effettivamente il catanese di mezz’età è stato ritrovato, aveva passato la serata con la compagna. Trovati visibilmente, sul corpo, dei segni di colluttazione.

Secondo la prima ricostruzione delle indagini, tramite testimonianze, sono state esaminate le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e sarebbe stato accertato il “complimento” di Giuseppe nei confronti di una ragazza, ignota. A chiamare aiuto la moglie, che però gli ha soltanto potuto dire addio.

Come riporta SkyTG24, sarà poi l’autopsia ad accertare la causa del decesso.