Il business della sanità privata per l’inefficienza del sistema pubblico. “Diritto alle cure un privilegio”

Il business della sanità privata per l’inefficienza del sistema pubblico. “Diritto alle cure un privilegio”

CATANIA – Liste d’attesa intasate al punto da costringere i pazienti a rinunciare alle cure.

Immaginate di dover aspettare dai 300 ai 500 giorni per sottoporvi a un’indagine “urgente” come una mammografia, o una risonanza magnetica. Bene, se avete la disponibilità economica per accedere alla sanità privata in un paio di settimane avete già risolto il problema.

Ma in caso contrario?

Beh, in caso contrario “buona fortuna”. In sostanza è proprio questa la risposta del governo nazionale e di quello regionale alle centinaia di migliaia di pazienti che non possono rivolgersi alle strutture private.

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I privati offrono un servizio più celere, talvolta più confortevole ma anche parecchio costoso. Tutto sulle spalle dei cittadini. Dall’altro lato una sanità pubblica lenta, inefficiente, talvolta per nulla confortevole.

Forse è lecito chiedersi se il diritto alle cure sia diventato un privilegio.