Che dire?! Un curriculum di tutto rispetto quello della poeta Vincenza Scuderi, nostra conterranea: germanista presso l’Università di Catania, saggista, traduttrice, redattrice della rivista antimafia Le Siciliane Casablanca e non ultimo umorista con video in stop motion (“Epos Animation”). Con Accade soprattutto per la strada ha vinto il concorso “Pubblica con noi 2013” ed ora autrice della Fara edizioni.
La mia prima impressione alla lettura della sua ultima raccolta lirica La soluzione è stata: una folgorazione!
Ha una scrittura epigrammatica, condensata, sferzante e briosa. E ognuno di questi aggettivi, mi scuserete, ha bisogno di precisazioni. Ho usato il riferimento all’epigramma, nel senso più classico e letterario del termine, che da Callimaco passa alla latinità con Catullo, poi Marziale, arrivando fino ai philosophe illuministi o a Pier Paolo Pasolini in epoca contemporanea. I suoi versi quindi, laddove non siano dei distici veri e propri, aspirano alla politezza, al nitore del labor limae, delle nugae, raffinati cammei da assaporare parola per parola: con accurata scelta di anafore, allitterazioni, figure etimologiche, paronomasie…
Per me una cosa
dopo che ne parlo
diventa vera davvero,
per te ne comincia
la soluzione.
(Questa poesia, in particolare, che dà il titolo alla raccolta, mette in scena due contrapposte visioni, quella realistica/pessimista della poeta e quella ottimista della sua musa, con limpida semplicità). E la sua concisione prevede proprio la struttura di Marziale, con un momento introduttivo piano e il fulmen in clausula o aprosdoketon, ovvero una staffilata in chiusura, inaspettata, rivelatrice. Questa per l’appunto ci mostra tutta la sua ironia, il suo spirito delle contraddizioni, il suo sguardo per rendere più tollerabile persino la sofferenza più acuta, per toccarla con leggerezza, levità, come un’ala – rubandole il suo brio – non di farfalla, ma di… zanzara.
Della malattia
si vede
la cura.
E la gatta
da pelare
sono io.
***
A una cert’ora
porto a spasso
le ginocchia,
e tutti gli altri
il cane.
Quindi, non perdetevi questo suo sguardo alla Behemot del Maestro e Margherita che aiuta a planare in modo sapido e intelligente sulla varietà della vita, nonostante i suoi terribili e imprevedibili ostacoli.
Buona lettura e buone riflessioni
Cinzia Di Mauro, autrice catanese di Pangolino mon amour!, tragicomiche avventure del periodo Covid, Allaround di Roma, di una fantascienza orwelliana di prossima pubblicazione Finisterrae Delos Digital, di una trilogia di fantascienza Genius (finalista Urania e Delos) Ledizioni Milano, di un noir umoristico La storia vera di un killer nano (segnalato al Premio Calvino), di un thriller sull’alta finanza Paso doble (attualmente in concorso al Giallo Mondadori), di I love Meteorite, romanzo grottesco su una famiglia e un mondo distopico.
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