Clown dottori di “Ci ridiamo su” attori di un docu-film dedicato alla “scienza del sorriso”

Clown dottori di “Ci ridiamo su” attori di un docu-film dedicato alla “scienza del sorriso”

RAGUSA – I Clown dottori dell’associazione “Ci Ridiamo Su” di Ragusa attori di eccezione del docu-film “Anime dietro un naso rosso”. È la nuova e straordinaria avventura vissuta qualche settimana fa dagli operatori clown iblei, coinvolti da un giovane laureando dell’Istituto Europeo di Design di Roma che ha deciso di dedicare la tesi di laurea alla figura del Clown Dottore come operatore di limite, raccontata, appunto, attraverso un documentario.

Tra gli “attori” anche Leonardo Spina, presidente dell’Istituto Homo Ridens e pioniere della comicoterapia in Europa, mentore del lavoro dell’associazione ragusana. Simone Boccalatte, questo il nome dell’aspirante regista, ha deciso di raccontare le storie dei clown dottori professionali dell’associazione ragusana seguendoli nella loro quotidianità, all’interno dei reparti in cui opera l’associazione “Ci Ridiamo Su”: quello di Pediatria e, di recente, il Day Hospital Oncologico dell’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla grazie al progetto “Saturnino” interamente sostenuto da partner privati. Ma per alcuni di loro c’è anche dietro un’interessante storia personale, alla cui base c’è la scelta di abbandonare la vita lavorativa “tradizionale” a favore di un impegno costante nel sociale con questo tipo di attività.

Dieci giorni di riprese durante i quali il giovane regista ha cercato di cogliere e raccontare ogni aspetto della figura del Clown Dottore, il suo impegno, la sua umanità, la stanchezza, l’allegria fino alla responsabilità enorme che sta alla base di questo lavoro svolto in reparti anche molto delicati. Il clown dottore incontra i pazienti ospedalieri, piccoli e grandi e, mentre trasforma la condizione di paura e tristezza in un momento comico, rivaluta ed “amplia” la “parte sana” della persona agendo in questo modo anche contro la malattia, per effetto del rafforzamento del suo sistema immunitario, mediante l’atto del ridere. Il lavoro del Clown dottore è utile anche per distogliere l’attenzione dal dolore, poiché nella focalizzazione del momento gioioso si alza la soglia di tolleranza del dolore stesso. In effetti è un’impresa raccontare in circa 15 minuti di video la missione del clown dottore, ma Boccalatte alla fine riesce a spingersi persino oltre, fino a lanciare una riflessione più ampia sulla vita e sulla morte e di come una risata possa divenire, nel rapporto corpo/mente, nuova linfa vitale e speranza per chi ormai l’aveva persa.

“Siamo molto felici di essere stati coinvolti in questo progetto – commentano Fabio Ferrito, presidente dell’associazione “Ci ridiamo Su” e Alessandro Vitrano, clown dottore -. Diffondere la comicoterapia, o scienza del sorriso, è parte centrale della nostra attività e quindi abbiamo subito accettato la proposta di Simone di girare un documentario su quello che facciamo ogni giorno. Il nostro lavoro si basa sul concetto che ridere fa bene, anche in un contesto difficile e particolare come è la malattia. Simone ci ha seguito nel nostro quotidiano, non solo all’interno dei reparti, ma anche nelle molte altre attività collaterali dell’associazione, così come i momenti dedicati alla formazione e alla promozione della comicoterapia, anche in collaborazione con alcuni istituti superiori della città”.

Una tesi di laurea particolarmente apprezzata dalla commissione esaminante che nasce dal desiderio di raccontare quanto ridere sia una “cosa seria” e che potrebbe a breve trasformarsi in una vera e propria serie televisiva dedicata alla figura del Clown Dottore.

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Il lavoro di tesi è stato supportato dall’Asp di Ragusa che, avendo già da anni dimostrato lungimiranza implementando e patrocinando l’attività di comicoterapia dell’associazione “Ci Ridiamo Su” a vantaggio sia del reparto di Pediatria che del Day Hospital Oncologico di Ragusa, oggi l’ha sostenuta anche sul piano mediatico accordando il permesso di entrare nei reparti con una telecamera, dalle dimensioni assai contenute, allo scopo di operare le riprese video necessarie per il docu-film. Simone Boccalatte ha garantito la minima invasività della sua presenza e la massima discrezione sulla privacy sia del personale che dei pazienti, chiedendo, ove necessario, le relative liberatorie o, subordinatamente, avendo cura di oscurare i volti delle persone interessate alle riprese.

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Il progetto “Saturnino”, ad esempio, è nato dalla volontà dei familiari di Giovanni Saturnino, amico dell’associazione, ma ha trovato tanti supporti. Gode del patrocinio dell’Asp di Ragusa, del Comune di Ragusa, dell’Ordine dei Medici iblei, della rete comunale I petali del Cuore, dell’Ordine Professionale Assistenti Sociali Regione Sicilia e dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Ragusa. Inoltre, gode del sostegno organizzativo dell’associazione “Il resto del calzino”, dell’Ufficio per la Pastorale della Salute e dell’Ipasvi.