Palermo-Carrarese, delusione finale?

Palermo-Carrarese, delusione finale?

PALERMO – Non era questo che ci si attendeva dall’ultima partita della regular season.

Contro la Carrarese, squadra ormai appagata dal risultato raggiunto della permanenza in Serie B, ci si attendeva una gara tutta cuore per cercare di agguantate il quinto o comunque un posto che migliorasse l’impatto con i play off. Sarebbe stata necessaria una bella vittoria anche per rinfrancare l’ambiente, ancora ieri sera polemico e contestatore, e rincuorare il morale messo a dura prova da prestazioni e situazioni tutt’altro che confortanti.

E invece si è rischiata la sconfitta malgrado il vantaggio della superiorità numerica dal 12° minuto della ripresa per ‘espulsione per doppia ammonizione di Guarino.

Tutta la partita dei rosa è stata costellata da errori tecnici, passaggi sbagliati, fuori misura, controlli inadeguati, scarsa intesa tra i reparti, che raramente si vedono anche nei campetti di periferia. Le prestazioni di Insigne, Ranocchia, Di Mariano e in alcune circostanze anche di Brunori sono solo da dimenticare.

La reazione al gol del vantaggio della Carrarese, realizzato al 16° del primo tempo da Shpendi, c’è stata solo nella ripresa, dopo l’espulsione di Guarino e le sostituzioni effettuate da Dionisi che hanno scosso in qualche maniera i rosanero. Gli ingressi a inizio ripresa di Ceccaroni e Le Douaron al posto rispettivamente di Nikolaou e di Insigne, e quelli al 74° di Pierozzi al posto di Diakitè e all’84° di Verre al posto di Ranocchia, hanno consentito il forcing finale del Palermo più volte vicino al gol che è arrivato all’86° per merito di Le Douaron, lesto a insaccare alle spalle di Fiorillo a conclusione di un’azione d’attacco finalmente fruttuosa.

Con il pareggio di ieri sera la situazione in classifica è peggiorata: il Palermo ha concluso la stagione regolare all’ottavo posto e affronterà in trasferta sabato la Juve Stabia, cha avrà il vantaggio di superare il turno anche con un pareggio alla fine dei tempi supplementari.

L’imprevedibilità delle prestazioni dei rosanero, nel bene e nel male, è l’unico appiglio a cui aggrapparsi per tenere acceso un lumicino di speranza nella Serie A.