PALERMO – I giochi sembravano fatti ma invece è saltato tutto. Domani doveva essere il giorno della verità per le sorti dell’assessore Nelli Scilabra, investito da una mozione di sfiducia che con molta probabilità sarebbe stata votata anche da pezzi della maggioranza. Il giorno successivo sarebbe toccato all’assessore Vancheri.
Inoltre in ballo vi era anche l’elezione del vicepresidente dell’Ars. La conferenza dei capigruppo oggi pomeriggio ha deciso un rinvio che, ovviamente, gioca a favore del malfermo governo regionale.
Il motivo ufficiale è da ricercare nella mancata proclamazione dei neoeletti deputati siracusani dopo la riedizione delle elezioni a Pachino e a Rosolini. I deputati hanno temuto che il mancato giuramento dei nuovi onorevoli potesse inficiare la validità del voto delle mozioni.
Favorevoli al rinvio i partiti di maggioranza, mentre Forza Italia, Pid-Cantiere popolare, Ncd e Movimento cinque stelle hanno espresso la loro contrarietà perché – secondo i capigruppo – la mozione era da considerarsi un atto politico e non tecnico.
I capigruppo hanno anche parlato della riforma delle province che passerà al vaglio della commissione affari istituzionali per fare uno screening dei disegni di legge presentati.
Intanto Valentina Zafarana, capogruppo del Movimento 5 stelle, ha annunciato la presenza di Beppe Grillo a Palermo per il prossimo 26 ottobre per sostenere lo sfiducia day nei confronti di Crocetta.
Insieme al leader pentastellato vi saranno i colonnelli del movimento: Luigi Di Maio, Paola Taverna, Nicola Morra e Alessandro Di Battista.