PALERMO – Qualcuno sicuramente ricorderà la simpatica commedia di Paolo Genovese, “Immaturi”.
Un gruppo di ex compagni scuola, a distanza di anni, si vede annullare l’esame di maturità per una irregolarità e sarà costretto a rimettersi sui libri per conseguire nuovamente il diploma. Una trama paradossale? Forse, ma non poi così tanto.
La vita reale, infatti, ha molta più fantasia di qualunque regista cinematografico. È accaduto davvero che, nel 2005, in una sessione d’esami fittizia, son venuti fuori una quarantina di diplomi falsi.
Le scuole paritarie di Palermo (Colombo, Blaise Pascal e Oriani) avevano rilasciato il diploma a “studenti” – alcuni dei quali ignari del raggiro – che non avevano mai sostenuto l’esame di Stato presso l’istituto che ha rilasciato il diploma o che, pur avendolo sostenuto, non avevano raggiunto il punteggio minimo di 60/100 necessario a conseguire il titolo.
Dunque, via la polvere dai vecchi libri di testo. Si torna a studiare.
Dal 2006 – anno in cui è sono state avviate le indagini – sono seguiti una serie di provvedimenti ai danni di dirigenti scolastici e persone coinvolte nella vicenda.
Alcuni degli 8 imputati, sono stati già condannati, anche in appello, nella prima tranche dell’inchiesta nel 2011.
Oggi, nel corso del secondo capitolo dell’inchiesta, la terza sezione del tribunale di Palermo, ha condannato a 7 anni Salvatore Matorana e Alberto Stefano Volo per truffa e falso, mentre Antonina Fragale è stata assolta.