CASTEL DI TUSA – Il lungo percorso di rigenerazione delle opere d’arte, inaugurato dalla fondazione Antonio Presti “Fiumara D’Arte”, torna a far parlare di sè.
È tutto pronto, infatti, per il terzo l’appuntamento, domani alle 18 quando il percorso della mostra diffusa “A Sicilian Walk” si mescolerà con quello di Fiumara D’Arte grazie all’inaugurazione di “Respiro” la mastodontica opera di Giacomo Rizzo.
Da sfondo all’evento farà la bellissima spiaggia di ciottoli di fronte all‘Atelier sul Mare, l’albergo d’arte che il mecenate Presti ha creato a Castel di Tusa.
“Respiro” è una grande scultura alta tre metri, realizzata da un calco di una parete di Montepellegrino, la montagna sacra di Palermo. Nel giorno in cui si inaugura questo terzo capitolo del progetto itinerante curato da Giusi Diana, sarà anche consegnata alla comunità “La materia poteva non esserci”, seconda opera recuperata della Fiumara, dopo la “Finestra sul mare” di Tano Festa, presentato un mese fa.
“La materia poteva non esserci” è una scultura di 18 metri di cemento armato in contrapposto cromatico, che testimonia il rapporto uomo-ambiente attraverso la razionalità della sua concezione e la leggerezza con cui il cemento armato si fa forma bidimensionale e percorribile.
“L’arte non si distrugge, è l’arte stessa a non permetterlo – commenta Antonio Presti -. E da sola, in quel valore di essere tempo, si rigenera”. “Respiro” invece è una scultura in cui Giacomo Rizzo lavora sul paesaggio naturale, isolano, un singolo frammento attraverso una materia plasmabile come gesso o silicone.
La prossima opera che verrà “restituita” sarà “Energia mediterranea” di Antonio Di Palma, nei pressi di Motta d’Affermo. L’intervento più pesante e complicato riguarderà comunque il “Labirinto di Arianna” di Italo Lanfredini a Castel di Lucio, di certo l’opera nelle condizioni peggiori.
La prima tappa è stata dunque al Riso, poi le Orestiadi di Gibellina, poi Fiumara d’Arte; seguiranno il 24 luglio, due mostre: la prima nell’ex scuola rurale del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento (che ospiterà proprio il textwork di Richard Long insieme ai dipinti di Giuseppe Adamo) e la seconda alle fabbriche Chiaramontane, che si aprirà al video, all’opera-neon e alle installazioni oggettuali di Filippo Leonardi; alle opere dei giovanissimi video-makers catanesi del collettivo Nuovo Cinema Casalingo.