“Tu da che parte stai?”. Gli studenti del “Gemmellaro” incontrano la Polizia Postale per parlare di cyberbullismo e rischi del web

“Tu da che parte stai?”. Gli studenti del “Gemmellaro” incontrano la Polizia Postale per parlare di cyberbullismo e rischi del web

CATANIA – Anche quest’anno all’Istituto “C. Gemmellaro” di Catania non poteva mancare nell’ambito delle attività di potenziamento per lo sviluppo delle capacità relazionali e cinestetiche rivolto alle classi prime e terze l’incontro con Dott. Marcello La Bella, dirigente della Polizia di Stato del comparto della Polizia Postale della comunicazione per la Sicilia orientale.

Nella giornata del 25 febbraio si è svolta infatti nell’aula magna dell’Istituto una videoconferenza con tema Cyberbullismo attività di prevenzione ed informazione sui rischi del web.

La Dirigente dell’Istituto Prof.ssa Concetta Valeria Aranzulla, coadiuvata dalle prof.sse Francesca Bottino, Chiara Sciuto, Annamaria Casaburi e Angela Seminerio, ha accolto nei locali dell’aula magna dell’Istituto gli studenti nel rispetto delle normative anti-Covid e ha introdotto i lavori.

Le parole della Dirigente Aranzulla

L’Istituto Carlo Gemmellaro – afferma la Prof.ssa Aranzulla – ha sempre posto cura ed attenzione all’attività di informazione e sensibilizzazione dei giovani studenti ad un uso sicuro e responsabile della rete al fine di coinvolgere educare e formare i giovani a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo e alla violazione della privacy”.

Il Dottor La Bella, dopo aver ringraziato la Dirigente per l’invito e salutato i giovani studenti convenuti per l’incontro, ha aperto i lavori col sottolineare come il cyber crime è un fenomeno in continua evoluzione e l’attività della Polizia Postale non conosce sosta nel tentativo di tutelare le vittime, spesso in giovanissima età, di situazioni complesse e talora drammatiche, come il caso del giovane ragazzo dai pantaloni rosa vittima di cyberbullismo morto suicida.

L’intervento del Dottor La Bella

La rete è veloce e la velocità impone risposte altrettanto veloci”, afferma il Dottor La Bella. Le vittime di cyberbullismo vivono situazioni di profonda solitudine, paura e frustrazione e possono quindi tardare nel rivolgersi alle autorità competenti. Oggi è possibile denunciare anche attraverso un’app, Youpol, in perfetto anonimato. Solo attraverso la denuncia si possono evitare pericolose complicazioni e spezzare il proprio isolamento col supporto qualificato delle istituzioni.

Tu da che parte stai?

Questa domanda, continua il dott. La Bella, “è quella che ha dato vita ad una raccolta di storie vere dal titolo “Cuori Connessi“ la cui distribuzione è avvenuta gratuitamente sul tutto il territorio nazionale. Sono storie, figlie dei nostri tempi, che seppur diverse per dinamiche, culture e territori, sono unite da un comune denominatore: il rapporto dei giovani con la tecnologia e la rete.

Internet non è un mondo virtuale, è invece qualcosa di reale e le conseguenze che ne possono derivare da un uso scorretto sono spesso molto gravi perché internet non ha confini ed è estremamente veloce. Lo sviluppo tecnologico corre velocemente e la pandemia ha accelerato questo processo, per questo dobbiamo tenerne il passo e assimilare in fretta aspetti positivi e opportunità che offre l’universo online imparando allo stesso tempo a riconoscerne le insidie“.

I giovani studenti hanno ascoltato con attenzione e dibattuto col dottor La Bella ponendo domande e facendo osservazioni.

A conclusione dei lavori la Dirigente Concetta Valeria Aranzulla nel ringraziare il Dottor La Bella per la sua partecipazione all’incontro, ha tenuto a sottolineare come la sensibilizzazione dei ragazzi ad un uso consapevole e corretto della rete è un impegno a cui un educatore non può esimersi al fine di contrastarne ogni forma di distorsione e stimolare i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.