CATANIA – Una mattinata densa di riflessioni quella vissuta giovedì 22 maggio presso l’Aula Magna del Palazzo delle Scienze, dove l’Istituto De Felice Olivetti di Catania ha partecipato al seminario “Criminalità organizzata e reati economici: problematiche e strumenti di contrasto”.
L’iniziativa, di alto profilo formativo, rivolta agli studenti delle scuole superiori e agli studenti universitari, ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti delle istituzioni giudiziarie, delle forze dell’ordine e del mondo accademico. A moderare l’incontro è stato il Prof. Marco Romano, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese e leader del WP4 del progetto GRINS, che ha saputo guidare con rigore e chiarezza una discussione su temi di stringente attualità.
I saluti istituzionali sono stati affidati all’Avv. Annamaria Cacopardo, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”, mentre l’apertura dei lavori è stata curata dal Dott. Carmelo Zuccaro, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Catania, che ha anche concluso l’incontro con un intervento incisivo sull’importanza della prevenzione patrimoniale nel contrasto alle mafie.
Tra i relatori, il Generale di Brigata Antonino Raimondo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, ha illustrato il ruolo operativo delle forze dell’ordine nell’individuazione dei flussi finanziari sospetti, mentre il Dott. Fabio Regolo, Sostituto Procuratore della Repubblica di Catania, ha posto l’accento sulla necessità di un quadro normativo efficace per i reati economici.
Un punto centrale del dibattito è stato dedicato agli strumenti di prevenzione patrimoniale, in particolare alla confisca e all’amministrazione giudiziaria dei beni riconducibili alla criminalità organizzata. Si è evidenziato come i decreti di confisca di prevenzione siano tra i più efficaci mezzi di contrasto all’economia mafiosa, potendo essere applicati anche in assenza di una misura di prevenzione personale e prima della conclusione di un procedimento penale.
Questo consente di colpire tempestivamente i patrimoni illeciti, anche quando gestiti da imprenditori collusi con le consorterie mafiose.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema del riciclaggio e all’evoluzione delle attività mafiose, non più solo legate a traffici tradizionali come armi e droga, ma sempre più coinvolte in affari legati all’usura, all’estorsione e all’infiltrazione nell’economia legale. Da qui l’importanza dell’analisi dei flussi finanziari e di una legislazione ad hoc per i reati economici, strumenti fondamentali per agire con efficacia contro le organizzazioni criminali.
Durante l’evento, l’Istituto De Felice Olivetti, guidato dalla Dirigente Ing. Prof.ssa Anna De Francesco, ha ricevuto un riconoscimento speciale per l’impegno dimostrato da uno dei suoi studenti nel progetto antimafia. Stefano Ruscica, della classe seconda quadriennale, è stato premiato per l’attività di divulgazione dei valori dell’associazione, condotta insieme alla sorella, curatrice del sito web ufficiale dell’iniziativa.
Un gesto che dimostra come i valori della legalità possano essere abbracciati con consapevolezza e determinazione anche dai più giovani.