PATERNÒ – I rappresentanti d’Istituto, Claudia Risiglione e Salvo Russo, in occasione del ricordo del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia il 23 maggio del 1992, dopo aver partecipato, insieme con una delegazione di studenti del liceo che rappresentano, al corteo indetto dal Comune di Paternò nel nome della legalità, hanno organizzato giorno 25 maggio nell’aula aagna del “M. Rapisardi” un momento di riflessione, con tutti gli studenti, docenti e Dirigente Scolastico Luciano Maria Sambataro, che ha permesso l’assemblea fuori dalle date programmate e condiviso l’impegno degli studenti nella testimonianza di una vera interpretazione della legalità, ormai facilmente citata da tutti ma praticata e capita da pochi. Ospite dell’incontro dedicato a Pippo Fava l’associazione, “Agende rosse” di Paternò, nata il 19 gennaio 2019, nel giorno del settantanovesimo compleanno di Paolo Borsellino.
Il gruppo formato dai fratelli Antonino e Giuseppe Sapienza, dal giovanissimo Pier Paolo Nicotra e coordinato da Alessandro Paternò, sostiene la causa del Movimento nazionale, al fine di incoraggiare le istituzioni nella ricerca della verità su moventi e mandanti della strage di via D’Amelio. Inoltre, per il territorio paternese, tristemente conosciuto in passato come uno dei vertici del “triangolo della morte” (Paternò-Adrano-Biancavilla) e ancora oggi oggetto di vicende mafiose e criminali, la nascita di un’organizzazione che si professa dichiaratamente anti-mafiosa è un evento senza precedenti.
“L’obiettivo del nostro gruppo- dichiarano i membri fondatori– è quello di imprimere una svolta nella percezione, spesso sorniona, che il nostro territorio ha del fenomeno mafioso. Anche e soprattutto per questo abbiamo scelto il nome del giornalista Giuseppe Fava, ucciso a Catania il 5 gennaio 1984, che ebbe il merito di svelare le ipocrisie e le collusioni mafiose della ‘Catania Bene’. Sull’esempio di Pippo questo gruppo vuole compiere delle azioni di informazione e sensibilizzazione, al fine di assumere consapevolezza della realtà in cui viviamo per poterla finalmente cambiare. Solo con l’impegno e la partecipazione di tutti i suoi cittadini, Paternò potrà smettere di essere ostaggio di attività criminali e mafiose“.
Pier Paolo Nicotra e Alessandro Paternò sono stati studenti del liceo classico Rapisardi e a loro va un grazie speciale, per non aver dimenticato gli insegnamenti, oggi maturati, dei loro docenti. L’incontro è stato articolato con un filmato interpretato dagli studenti e da un PowerPoint costruito dai relatori dell’Associazione “Agende Rosse”. Diversi gli interventi che hanno reso l’incontro vivace e partecipativo. Docenti e Dirigente Scolastico hanno salutato gli ospiti e gli studenti con un plauso lungo e ricco di fierezza per aver visto i propri studenti capaci di pensare e attivarsi per un futuro dove la giustizia diventa libertà, legalità ed impegno per il bene di tutti.