CATANIA – Le operazioni più importanti condotte dai carabinieri e dalla polizia a Catania e provincia:
- i carabinieri del Nucleo Radiomobile del comando provinciale hanno arrestato nella flagranza il 47enne catanese Antonino Carambia, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato. Nella circostanza, l’equipaggio della gazzella, nel corso di un controllo eseguito nell’abitazione dell’uomo, su richiesta di supporto pervenuta da personale della Società Enel Energia, ha accertato come il 47enne, dopo aver manomesso il contatore e rimosso i relativi sigilli, si era allacciato direttamente alla rete elettrica pubblica. L’arrestato, in attesa del rito per direttissima, è stato trasferito agli arresti domiciliari, mentre i tecnici dell’ente erogante il servizio hanno ripristinato i collegamenti originari del misuratore;
- i carabinieri della Stazione di Riposto hanno arrestato il 20enne Giovanni Lisbona del posto, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Messina. È uno dei 2 malviventi che il 23 gennaio 2019, dopo averne forzato una porta di accesso, si sono introdotti all’interno del magazzino di una macelleria di Ucria (Messina), iniziando a rubare prodotti alimentari di vario genere. I rumori provocati dai ladri hanno svegliato i proprietari dell’esercizio commerciale, i quali, dopo avere allertato i carabinieri con una chiamata sull’utenza di emergenza 112, si sono recati in negozio, sorprendendoli a rubare. Dopo la scoperta, tra ladri e proprietari è nata una violenta colluttazione nel corso della quale, un rapinatore, armatosi di coltello prelevato sul posto, ha ferito alla mano uno dei proprietari intervenuti, cercando di guadagnarsi la fuga. Tentativo stroncato dall’arrivo delle pattuglie dell’Arma che hanno bloccato e ammanettato i 2 criminali. Riconosciuto colpevole dai giudici del concorso in rapina e lesioni personali aggravate, dovrà scontare la pena comminatagli equivalente a 3 anni di reclusione e mille euro di multa. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Piazza Armerina (Enna);
- lo stesso cittadino marocchino 38enne che la notte scorsa è stato fermato e denunciato per ricettazione dagli agenti delle volanti che lo avevano sorpreso mentre stava trainando, insieme a un complice connazionale, un ciclomotore rubato, è stato adesso oggetto di un provvedimento di espulsione emesso nei suoi confronti dal Questore di Catania. Lo straniero, è stato accertato, era stato già più volte arrestato per il reato di furto aggravato e, conseguentemente, condannato dal tribunale di Catania; inoltre è anche risultato che lo stesso ha più volte ignorato analoghi provvedimenti di espulsione che gli erano stati notificati nel passato. Adesso, invece, i poliziotti lo hanno accompagnato nel Centro di Permanenza per i Rimpatri di Macomer (Nuoro), dove verrà trattenuto fintanto che non giungerà a termine l’iter che lo condurrà fuori dal territorio nazionale;
- la Polizia di Stato ha arrestato un pregiudicato di 34 anni, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Nel pomeriggio del 30 marzo, in seguito ad alcune informazioni che segnalavano la frenetica attività di uno spacciatore “a domicilio”, i Falchi della Squadra Mobile hanno disposto un servizio di appostamento nel quartiere di Ognina. Nello specifico si appurava che un soggetto a bordo di una Fiat Panda era solito effettuare delle consegne a domicilio di cocaina nel centro della città etnea a insospettabili acquirenti. Dopo pochi minuti le pattuglie della polizia di Stato hanno individuato l’autovettura in questione e la fermavano nei pressi di piazza Europa, per procedere a un controllo. Il conducente, un pregiudicato con precedenti specifici, capendo di essere stato scoperto ammetteva di trasportare, nascosta in un nascondiglio creato ad hoc sotto il cruscotto, della sostanza stupefacente. Effettivamente, all’interno dell’autovettura sono state trovate 40 dosi di cocaina, suddivise in diverse pesature, in base al prezzo di vendita. Quindi gli agenti hanno poi esteso la perquisizione al domicilio del soggetto e si trovavano ulteriori 10 grammi di cocaina in pietra (un totale complessivo di circa 35 grammi), diverse pillole utilizzate per tagliare lo stupefacente, materiale per il confezionamento e la pesatura delle dosi e oltre 10mila euro in contanti. Sono stati trovati, inoltre, diversi “pizzini” riconducibili all’attività illecita e contenenti i nomi dei presunti acquirenti e le cifre relative alla compravendita della cocaina. Lo spacciatore è stato arrestato e, su disposizione del pubblico ministero di turno, trasferito al carcere in attesa dell’udienza di convalida dinnanzi al giudice delle indagini preliminari.