CATANIA – Ecco le operazioni più importanti eseguite dai carabinieri a Catania e provincia:
- i carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale hanno arrestato nella flagranza del reato i catanesi Giuseppe Castello di 30 anni (in foto in basso), Mirko Lo Re di 29 anni (in foto in basso) e Marco D’Urso di 18 anni (in foto in basso), poiché ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in concorso. L’equipaggio della gazzella, a seguito di segnalazione telefonica pervenuta al 112 NUE, è intervenuto in via Palermo sorprendendo i tre ladri mentre tentavano di darsi alla fuga dopo aver asportato il catalizzatore con il relativo tubo di scarico da una Smart parcheggiata su detta strada. Nella circostanza i militari hanno sequestrato la smerigliatrice utilizzata dai malviventi per segare l’impianto di scarico dall’autovettura, che poi è stato restituito al legittimo proprietario. A tal fine, testimoniato anche dall’incremento degli arresti eseguiti dai carabinieri per analoghi specifici fatti, sono state impartite direttive dal comando provinciale per cercare di contrastare il fenomeno che, negli ultimi tempi, ha fatto registrare un’escalation dei furti, soprattutto sulle vetture di più recente produzione. Negli impianti di scarico tali autovetture, infatti, a seguito dei più restrittivi parametri stabiliti dalle normative antinquinamento, è presente una maggiore quantità di metalli nobili che ne rendono particolarmente appetibile ai ladri il furto e la sua successiva rivendita sul mercato nero il cui illecito guadagno, invero, è minimo rispetto al danno cagionato alla vittima sia in termini di ripristino della propria autovettura e dei danni ad essa cagionati nell’asportazione del pezzo;
- i carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Prima Sezione Penale della Corte d’Appello di Catania, hanno arrestato il 20enne Giovanni Pitarà (in foto in basso). Il giovane, già sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, lo scorso 6 aprile si era reso responsabile di una violazione alle prescrizioni impostegli che, però, sono state comunicate dai militari all’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento a seguito del quale è stato associato al carcere di Ragusa;
- i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Acireale hanno arrestato a Viagrande un 37enne del posto, ritenuto responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione abusiva di munizioni. L’attività info investigativa dei militari aveva loro imposto delle verifiche sull’uomo che, spesso, veniva indicato come fornitore di sostanze stupefacenti a consumatori di droga viagrandesi e dei paesini circostanti. I militari hanno così effettuato una serie di attività di avvistamento fino a quando in tarda serata, dopo averlo visto fermo all’interno di una Renault Clio dinnanzi il chiosco per la vendita di bibite di proprietà dell’ex moglie sito nei pressi del campo sportivo, hanno deciso di procedere al suo controllo. L’uomo non è stato in grado di fornire plausibili alle domande dei militari, evidenziando invece un forte imbarazzo che li ha indotti a effettuare un controllo più approfondito e una perquisizione veicolare e personale. Vistosi scoperto, ha spontaneamente loro consegnato un involucro contenente 11 grammi di cocaina mentre, nella tasca del giubbotto, i carabinieri hanno rinvenuto la somma di 265 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. La perquisizione, stante il ritrovamento anche di un mazzo di chiavi nella disponibilità dell’uomo, è stata estesa anche al chiosco dell’ex consorte di quest’ultimo il cui cancello d’ingresso risultava aperto. Anche in questo caso la ricerca ha dato i suoi frutti in quanto, all’interno del locale, i militari hanno rinvenuto un altro involucro contenente ulteriori 2,10 grammi di cocaina, un cucchiaino sporco della medesima sostanza stupefacente, due bilancini di precisione, il materiale necessario per il confezionamento delle dosi per la vendita al minuto e una cartuccia per pistola calibro 6,35;
- i carabinieri di Misterbianco, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dalla Corte d’Appello di Catania, hanno arrestato il 35enne extracomunitario di origini marocchine Said Abouzahid (in foto in basso). L’uomo, che già si trovava agli arresti domiciliari per rapina, violenza privata e furto, reati commessi a Misterbianco nel giugno del 2020, si era reso responsabile di reiterate violazioni delle prescrizioni impostegli dalla misura restrittiva che, compendiate dall’Arma di Misterbianco all’autorità giudiziaria, hanno determinato l’emissione del provvedimento a seguito del quale è stato associato al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina);
- i carabinieri della Stazione di Castel di Iudica hanno denunciato un pensionato 78enne del posto per furto aggravato, detenzione abusiva di munizioni e omessa custodia di armi. I militari, nel corso di una verifica effettuata nell’abitazione dell’anziano, hanno constatato che l’impianto elettrico della sua abitazione era stato collegato abusivamente alla rete pubblica, tra l’altro mediante un allaccio molto precario che avrebbe potuto causare problemi di sicurezza. Nel corso del controllo, inoltre, l’uomo è stato trovato in possesso di 96 cartucce per pistola calibro 7,65, e anche il fucile da caccia calibro 12, quest’ultimo invece regolarmente denunciato, non era tenuto in ottemperanza alla normativa prevista sulla custodia delle armi. Le munizioni e il fucile, pertanto, sono state sottoposte a sequestro.