PEDARA – Soltanto alcuni giorni fa l’Ente nazionale protezione animali (ENPA) di Catania lanciava l’allarme sullo stato di degrado e di totale abbandono delle fontane del parco Angelo D’Arrigo di Pedara contenenti pesci rossi e tartarughe.
“Una delle fontane è completamente asciutta e piena di sporcizia, un’altra con solo fango e carcasse di tartarughe, l’unica rimasta abitata da pesci rossi e tartarughe che sopravvivono in poca acqua stagnante, è infestata da alghe e zanzare”, questo quanto postato dalla pagina ufficiale Facebook dell’ENPA di Catania con tanto di foto.
Numerose, inoltre, le segnalazioni giunte dai cittadini del luogo che, insieme al personale dell’Ente, hanno attivato i soccorsi e avvertito la Polizia Municipale che “ha assicurato l’intervento degli addetti ai lavori reperibile”.
Sempre secondo quanto riportato dall’Ente, sul posto era intervenuto il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Nuccio Tropi, che aveva mostrato ai presenti una richiesta di intervento inviata al sindaco di Pedara, Antonio Fallica, lo scorso 18 giugno ma mai presa in considerazione.
“Abbandono e maltrattamento di animali con grave pregiudizio per la salute dei cittadini che frequentano il parco. Si attende l’immediato ripristino della salubrità dei luoghi a garanzia e tutela della sopravvivenza della fauna acquatica presente e la completa sicurezza degli abitanti del luogo”, scriveva l’ENPA di Catania.
A distanza di alcuni giorni, però, sembra che qualcosa si sia smosso: i pesci e le tartarughe sono stati trasferiti e affidati ad alcuni volontari in attesa del ripristino delle fontane. La causa del degrado sarebbe da ricondurre ad un guasto che avrebbe causato un’ingente perdita di acqua e che avrebbe impedito la normale erogazione idrica corrente nelle vasche.
Intanto, il primo cittadino, ha dichiarato di come i lavori di ripristino fossero già in programma e che partiranno a breve. Sull’accaduto è intervenuto anche l’assessore al verde pubblico Mimmo Sciré: “Entro un mese verrà riparata la condotta – ha dichiarato a “La Sicilia” – e sarà ripristinato tutto, ma non è vero che il nostro intervento si è fatto attendere. Con i volontari della Misericordia due volte la settimana provvedevamo a rimpinguare l’acqua delle vasche”.
L’ENPA di Catania, però, nonostante le dichiarazioni del Comune di Pedara commenta dichiarando come “le dichiarazioni del Sindaco e dell’Assessore non fanno altro che aggravare le loro responsabilità. Erano a conoscenza della grave situazione delle vasche e che gli animali facevano fatica a sopravvivere. E se fosse vero che i volontari della Misericordia due volte a settimana provvedevano a rimpinguare l’acqua (così come dichiarato dall’Assessore), perché la situazione peggiorava ogni giorno di più e i corpi degli animali deceduti non venivano nemmeno recuperati? Vuol dire che dobbiamo rimanere sempre attenti, soprattutto in quei comuni dove il benessere degli animali spesso viene calpestato”.