CATANIA – Arrivano dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro i chiarimenti e le delucidazioni che da un paio di giorni si attendevano, a seguito del decesso dell’agente dell’Anticrimine etneo Davide Villa. La morte del poliziotto, infatti, sarebbe avvenuta giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. A Villa sarebbe stata inoculata una dose di vaccino dello stesso lotto di quello del militare di Misterbianco, Stefano Paternò, deceduto anch’egli ore dopo la vaccinazione.
Nelle score ore la nota stampa della Procura che specifica come “non constano elementi che consentano di ipotizzare che gli eventi sui quali si sta indagando siano sintomatici di un pericolo nell’utilizzo del vaccino di AstraZeneca, e neanche di alcuni suoi lotti, da parte della generalità dei soggetti nei cui confronti tale utilizzo è consentito“.
Le parole del procuratore Zuccaro
“La fermezza di tale convinzione è dimostrata dal fatto che lo scrivente e la stragrande maggioranza dei magistrati e del personale di questo ufficio si sono recati a ricevere la somministrazione del vaccino AstraZeneca quando l’inchiesta era già aperta.
Va altresì premesso che, per quanto concerne il decesso dell’agente di polizia Davide Villa, l’accertamento della causa mortis costituisce oggetto di un procedimento di competenza della Procura di Messina, con la quale sin dall’inizio si è stabilito un collegamento investigativo per evitare sovrapposizioni di attività“.
“Fatte queste doverose premesse – prosegue la nota del procuratore Zuccaro – si rappresenta che i primi accertamenti medici effettuati, seppur parziali rispetto ai quesiti proposti, consentono tuttavia di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche riscontrate in relazione ai quesiti proposti, non sussistono fattori genetici predisponenti ad eventi trombotici a carico del Villa, mentre invece dalla storia clinica pregressa dello stesso risulta che questi rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino“.
“Ciò tuttavia – sottolinea il procuratore di Catania – non comporta di per sé l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino di Astrazeneca e il decesso del Villa, valutazione per la quale sono necessari numerosi altri accertamenti di competenza, come si è detto, di altra Procura“.