CATANIA – A poche ore dalla rivelazione delle generalità del sottufficiale Stefano Paternò, morto alcune ore dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid, un secondo decesso risulta ora preoccupante per le simili dinamiche: sarebbe scomparso anche il poliziotto dell’Anticrimine di Catania Davide Villa.
Il decesso dell’agente sarebbe avvenuto 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino, ma pare che l’uomo avesse iniziato a stare molto male dal giorno successivo all’inoculazione della dose, peggiorando poi di giorno in giorno fino al decesso. La causa della morte sarebbe stata trovata in una trombosi venosa profonda, poi tramutatasi in emorragia celebrale.
Come nel caso di Stefano Paternò, anche su Davide Villa starebbero ora indagando le figure di competenza per scoprire come il vaccino potrebbe essere la causa della trombosi, ma mentre per Paternò ancora poco può essere detto della correlazione col farmaco, a spaventare principalmente della reazione di Villa è che la trombosi è proprio una delle conseguenze dell’iniezione.
La paura è che il lotto somministrato ai due (che pare fosse lo stesso) potesse essere difettoso.
È giusto sottolineare, però, che mentre il caso di Stefano Paternò si è verificato poche ore dopo la somministrazione, quello di Villa è avvenuto ben 12 giorni dopo, riducendo di molto la possibilità che possa essere stato il vaccino.
Intanto sarebbe stata fissata per oggi l’autopsia sul corpo di Stefano Paternò.