Succede ad Agrigento e provincia: 12 ottobre POMERIGGIO

Succede ad Agrigento e provincia: 12 ottobre POMERIGGIO

AGRIGENTO – Ecco le operazioni condotte dai carabinieri ad Agrigento e provincia:

  • Una brutta storia di minacce e maltrattamenti si è conclusa nelle ultime ore nella città di Agrigento. La triste vicenda ha in particolare riguardato un commerciante agrigentino 34enne, C.V., già noto alle forze dell’ordine, il quale, per lungo tempo, ha maltrattato la propria moglie, dalla quale si era precedentemente separato. I carabinieri del capoluogo agrigentino, infatti, nelle ultime ore, dopo aver raccolto una serie di elementi di prova, hanno stretto le manette ai polsi dell’uomo, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Agrigento. Il provvedimento restrittivo, in particolare, è scaturito da una serie di violazioni accertate dai carabinieri della stazione di Villaseta, relative a episodi di maltrattamenti nei confronti della donna. In un caso, la vittima, stanca di subire, aveva anche telefonato direttamente 112, chiedendo aiuto ai militari dell’Arma, i quali nel corso di un immediato intervento erano riusciti a bloccare l’uomo proprio mentre stava aggredendo fisicamente la donna. Il 34enne, adesso, si trova agli arresti domiciliari in un altro comune, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
  • È incappato di notte in un posto di blocco dei carabinieri della compagnia di Sciacca, lungo la Statale 624, all’altezza della contrada Misilbesi. È finito così in manette un 20enne, ritenuto insospettabile. Erano le tre di notte quando i militari dell’Arma gli hanno imposto l’alt. Il giovane ha sin da subito mostrato un evidente nervosismo, che è aumentato quando i carabinieri gli hanno chiesto di aprire il porta bagagli dell’auto su cui viaggiava. E infatti, nel corso di una approfondita ispezione, dal vano della ruota di scorta sono saltati fuori due panetti di hashish, del peso complessivo di oltre un etto e mezzo, subito sequestrati dai militari. Il giovane non ha saputo fornire alcuna giustificazione in merito alla droga ritrovata. La sostanza stupefacente recuperata, ritenuta di ottima qualità, avrebbe potuto fruttare, al dettaglio, oltre mille euro. Per il 20enne saccense, C.M., sono pertanto scattate le manette ai polsi con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, venendo successivamente recluso agli arresti domiciliari, su disposizione dell’autorità giudiziaria.