CASTELVETRANO – Pur essendo incarcerati per sempre e sotto costante indagine, i Messina Denaro non hanno mai abbandonato la “fede” mafiosa.
La famiglia criminale di Castelvetrano ha perso un altro membro con l’arresto di Rosalia, sorella dell’ex latitante Matteo. La dinastia criminale ebbe inizio con don Ciccio, boss del mandamento morto in latitanza, e aveva quattro figlie femmine e due maschi.
Il figlio designato come erede alla guida della famiglia, Matteo, è stato catturato dopo 30 anni di latitanza, mentre Salvatore, il primogenito, è stato riarrestato per mafia nel 2010.
Le figlie femmine e il resto della famiglia non sono state risparmiate: Patrizia è in carcere con il marito Vincenzo Panicola, Rosario Allegra è morto in cella e Gaspare Como, marito di Bice, è detenuto al 41 bis.
Oggi è toccato a Rosalia.
Arrestata la sorella di Messina Denaro: gestiva la cassa e i contatti con il resto di Cosa Nostra
La sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia Messina Denaro, è stata arrestata dai carabinieri del Ros con l’accusa di associazione mafiosa. L’operazione è stata condotta dalla Procura di Palermo, che sostiene che la donna abbia aiutato suo fratello durante la sua latitanza e gestito la cassa della famiglia, oltre a essere responsabile della rete di trasmissione dei messaggi scritti, noti come pizzini, utilizzati per mantenere i contatti con i membri dell’organizzazione criminale.
Conosciuta anche come Rosetta, Rosalia è la maggiore delle quattro sorelle di Messina Denaro, madre di Lorenza Guttadauro, l’avvocato che rappresenta il capomafia, e moglie di Filippo Guttadauro, che attualmente sconta l’ergastolo per associazione mafiosa. Inoltre, il figlio di Rosalia, Francesco, sta scontando una condanna a 16 anni per lo stesso reato.
L’arresto di Rosalia è stato effettuato dal Ros con la collaborazione dei carabinieri di Trapani e dello squadrone eliportato dei Cacciatori di Sicilia. Il giudice Alfredo Montalto ha disposto la misura cautelare e le autorità stanno effettuando numerose perquisizioni in provincia di Trapani.