Troppo spesso si sente al telegiornale di bambini piccoli abbandonati in auto dai loro genitori. Basti pensare che nel giro degli ultimi 10 anni le vittime sono state 8, quasi una all’anno.
Lo scorso luglio il ministro dei Trasporti, Danilo Tonelli, per evitare altre polemiche, aveva promesso che un DDL sui seggiolini antiabbandono sarebbe divenuto legge entro quest’autunno. Così, più o meno, è stato; infatti, è del 25 settembre 2018 la notizia dell’approvazione (261 sì, nessun contrario e 1 solo astenuto) del provvedimento al Senato sui “seggiolini smart”, sistemi dotati di allarme acustico per aiutare i genitori a non dimenticare i propri figli in auto. Ora, dalla data in questione restano 60 giorni prima che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti emani un decreto in cui indicherà i criteri tecnici e costruttivi di simili apparecchi.
Nel testo provvisorio si legge che “gli automobilisti che trasportano un bambino di età inferiore ai quattro anni assicurato al sedile con il sistema di ritenuta hanno l’obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino, rispondente alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti“.
Non appena la legge entrerà definitivamente in vigore (l’obbligo dovrebbe scattare dal 1° luglio 2019), chi non utilizzerà i seggiolini smart rischierà una sanzione che varia da 81 a 326 euro e nel caso di recidiva nel corso dello stesso biennio la sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 e 60 giorni. Da sottolineare che la norma non obbliga gli automobilisti a liberarsi dei vecchi seggiolini già in uso, ma soltanto a collegarli a un dispositivo antiabbandono del costo medio di 250 euro. Previste agevolazioni fiscali.