Un weekend amaro, amarissimo, per la Ferrari; trionfale per la Mercedes e per Lewis Hamilton, ormai prossimo alla vittoria del suo quinto titolo mondiale di Formula 1. Adesso, il distacco in classifica iridata tra il campione del mondo in carica e il tedesco della Ferrari, Sebastian Vettel, sale a 67 punti. Un abisso, considerato il fatto che mancano solo quattro gare alla fine. E la gara di Suzuka, in Giappone, è stato l’emblema dell’ennesima disfatta stagionale per il Cavallino.
Vettel scatta dalla nona posizione, Kimi Raikkonen è quarto. Un risultato già molto negativo, sopratutto in un circuito dove è molto difficile sorpassare. Strategia azzardata al muretto poco prima di scendere in pista per la Q3: solo le Rosse escono con intermedie (gomme da bagnato), mentre gli altri si giocano la carta della super soft.
Eppure la gara era cominciata con buoni auspici. Alla partenza, Vettel è riuscito a risalire e a portarsi subito dietro al compagno di squadra e alla Red Bull di Max Verstappen, scattato dalla terza casella.
Il patatrac, però, anche stavolta, è dietro l’angolo. L’olandese della Red Bull riceve una penalità di 5 secondi per aver ostruito Raikkonen; il giro dopo manda in frantumi i tentativi di rimonta di Seb, il quale prova un sorpasso in un punto complicatissimo: contatto, la Ferrari si gira e la gara (e, almeno di clamorosi colpi di scena, il mondiale) finisce lì.
Il tedesco, infatti, rientra in pista in ultima posizione. Dal muretto, non azzardano la strategia delle gomme a mescola media per andare fino alla fine, ma tengono fuori la Ferrari con gomme super soft. Hamilton, dal canto suo, conduce una gara tranquilla. La Mercedes è perfetta, ben bilanciata: nessuno, sin dal venerdì, è stato in grado di contrastarla. L’inglese dimostra per l’ennesima volta di essere il pilota più forte del circus, capace anche di smorzare la tensione con dichiarazioni come: “Questa pista mi fa impazzire, mi diverto un mondo”.
Già dalla prossima, il pilota della Mercedes può nuovamente laurearsi campione del mondo. Un risultato che gli va riconosciuto, sia per le ottime prestazioni in pista, sia per la grande squadra che ha alle spalle.
Anche oggi, quindi, la Ferrari deve arrendersi e chiudere la gara con un quinto e un sesto posto, rispettivamente di Raikkonen e Vettel. Prossimo appuntamento domenica 21 ottobre con il Gran Premio degli Stati Uniti.
CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI DOPO IL GRAN PREMIO DEL GIAPPONE:
Fonte foto in evidenza: Gazzetta dello Sport