Una doppia perdita improvvisa, che fa piangere il mondo della televisione italiana, americana e probabilmente anche di tutto il mondo.
A perdere la vita sono stati, in un colpo solo, Giorgio “Gero” Caldarelli e Jerry Lewis: se il secondo era famosissimo nel campo cinematografico, forse il primo nome non dice nulla. Ebbene era colui che animava il famoso “Gabibbo” di Striscia la Notizia. A darne l’annuncio è stato il direttore del programma, Antonio Ricci: commovente il suo ricordo, sottolineando come Caldarelli fosse riuscito a dare a un pupazzo che nasceva come arrogante una sottile venatura di grazia, poesia e comicità.
Era un mimo: sin da piccolo frequentò la scuola del Piccolo Teatro di Torino. Fondò anche una compagnia e scuola di mimo con Maurizio Nichetti, nel 1974 (Quelli di Grock, ndr). l’incontro con Antonio Ricci avvenne grazie a una collaborazione in “Drive In”, poiché Caldarelli si dedicò anche al cinema. Ricci lo scelse nel 1990 per interpretare il Gabibbo, simbolo di Striscia la Notizia che ha sempre animato, partecipando anche alle pubblicità promozionali prima e durante il programma. È scomparso per un male incurabile e proprio per questo, nell’ultimo periodo, fu il suo allievo Rocco Gaudimonte ad alternare la presenza all’interno del pupazzone rosso. Probabile che sia lui, adesso, a prendere il suo posto.
Collegati dal mondo dello spettacolo, Caldarelli e Jerry Lewis: il celebre attore e regista americano si è spento all’età di 91 anni per dei problemi di salute che andavano avanti da tempo. Lewis aveva subito quattro bypass coronarici ed era stato operato di cancro alla prostata. Negli ultimi anni teneva dei seminari e spettacoli dal vivo, mostrando sempre il suo lato comico. Alcuni lo hanno definito più rivoluzionario di Charlie Chaplin e Buster Keaton. Indimenticabile la scena della macchina da scrivere in “Dove vai sono guai!”, dove mimò di scrivere a ritmo di musica.
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Il suo compagno di vita, sul palco, fu Dean Martin, con il quale ebbe molto successo anche mettendo su spettacoli da mimo. Nel 1983 il regista Martin Scorsese ebbe un’idea brillante: realizzare un film incentrato solo sulla figura di Jerry Lewis, dove l’attore stesso interpreta la sua persona ma in una chiave burbera e antipatica. Lo stesso Lewis aveva dichiarato che quel film (Re per una notte, ndr) è molto vicino alla realtà delle cose.