Pescatori liberati, Musumeci scrive a Conte: “Considerati pirati nel nostro mare, basta soprusi”

Pescatori liberati, Musumeci scrive a Conte: “Considerati pirati nel nostro mare, basta soprusi”

PALERMO –Non c’è più tempo da perdere: la dolorosa vicenda, a lieto fine, del sequestro dei pescatori siciliani da parte delle autorità libiche impone, in termini ormai non più procrastinabili, una decisa azione politica e diplomatica del governo italiano in sede internazionale“.

Lo scrive, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Da oltre mezzo secolo i nostri pescherecci vanno a lavorare nel mare Mediterraneo mettendo a rischio la propria sicurezza” e “pagando con la vita le aggressioni delle motovedette tunisine e libiche“, puntualizza Musumeci sulla propria pagina Facebook.

Va definita una volta per tutte – prosegue Musumeci – sia la delimitazione del cosiddetto Mammellone, nel mare antistante la Tunisia, sia la Zona economica esclusiva che la Libia ha spostato arbitrariamente oltre 65 miglia in avanti. Pretese insostenibili, che finiscono per colpire solo la marineria isolana, sempre più vittima di angherie e soprusi da parte dei due Paesi nordafricani“.

C’è la necessità che Conte chieda all’Unione Europea di smetterla di girarsi dall’altra parte e di intervenire finalmente, in maniera risoluta, con un efficace ruolo di mediazione. I nostri pescatori sono stanchi di essere considerati pirati nel loro mare“, conclude il governatore della Regione Siciliana.

Fonte immagine Facebook – Regione Siciliana