Palermo – Era insieme con Ignazio Fontana, Onofrio Morreale e Michele Rubino in un ristorante mini-golf di Ficarazzi. Tutti stavano attendendo Andrea Cottone, capodecina del clan mafioso di Villabate, per strangolarlo con una cintura.
Ora i riflettori sono puntati su Giuseppe Comparetto che secondo i carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo sarebbe un altro dei killer.
A Comparetto, 38 anni, già arresto lo scorso 5 giugno nell’ambito dell’operazione antimafia ”Reset” con l’accusa di essere il reggente della famiglia di Ficarazzi, ora è stato notificato un nuovo ordine di custodia cautelare emesso dal Gip Nicola Aiello, su richiesta del procuratore Leonardo Agueci, dell’aggiunto Vittorio Teresi e dei sostituti Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli, che lo accusano di concorso in omicidio e soppressione di cadavere.
I fatti risalgono al13 novembre del 2002 e secondo quanto ricostruito il corpo venne poi sciolto nell’acido in un deposito di marmo di Bagheria. Cottone, che era vicino al gruppo dei Montalto, fu eliminato con il consenso di Bernardo Provenzano nell’ambito di un riassetto degli equilibri interni al clan di Villabate in cui aveva preso il sopravvento il boss Nicola Mandala’.