PALERMO – Non piove da stamattina in Sicilia, eppure si contano già i danni della nuova ondata di maltempo che ha imperversato nei giorni scorsi sull’Isola. La situazione più grave è tra Alcamo e Castellammare del Golfo, dove è crollato un ponte sulla Statale 187.
Ieri si temeva che anche la parte del ponte ancora in piedi rischiasse di crollare sul fiume San Bartolomeo, ma non è stato così. “Sono in corso verifiche anche con il genio militare – spiegano dal Comune di Castellamare – per stabilire come demolire il troncone del ponte“. Si tratta di una strada strategica per i tanti pullman che la mattina portano gli studenti pendolari nelle scuole del territorio.
Attualmente, poi, sono rimaste poche vie di fuga dallo svincolo dell’autostrada Palermo-Trapani, mentre la Strada Provinciale 2 ha problemi di viabilità per la presenza di diverse buche. Non solo, a Mezzojuso è stata chiusa la strada in contrada Cardonera perché il manto stradale era franato in diversi punti. Tre in totale le frane tra Cefalà Diana e Godrano.
Chiusa la strada Bagni tra Cefala Diana e Cannitello in territorio di Godrano. Altra frana sulla Statale 113 nella zona di Molara a Termini Imerese e una seconda frana sempre sulla Statale 113 nel territorio di Cefalù. Grave la situazione anche a Palermo, nella zona del Papireto, dove l’acqua si riversa sulla carreggiata. Sono in corso i sopralluoghi dei tecnici del Comune e della Protezione civile.
In queste ore, i vigili del fuoco del comando provinciale stanno eseguendo, inoltre, tutta una serie di controlli sugli edifici dove sono state segnalate situazioni di pericolo di crollo di calcinacci.
Continuano pure i controlli sulle dighe. Per evitare l’esondazione è iniziato, in alcuni invasi, lo sversamento controllato dell’acqua in eccedenza. Al momento, fanno sapere dalla Protezione civile, la situazione resta costantemente monitorata.