ITALIA – “Le squadre sono pronte, si attende solo il fischio di inizio”. Era l’11 luglio quando gli appassionati di calcio hanno sentito pronunciare questa frase per l’ultima volta nel 2021. Quel giorno tutti eravamo uniti sotto un’unica bandiera e un solo colore, quello azzurro. A Wembley si giocava la finale dell’Europeo 2020 e l’Italia saliva sul tetto d’Europa. Oggi, sabato 21 agosto, l’arbitro tornerà a fischiare l’inizio e gli italiani calciofili riapriranno le ostilità. Ricomincia la Serie A, ritornano le divisioni e gli sfottò, il Fantacalcio e (almeno parzialmente) il tifo negli stadi.
Anno nuovo, vita nuova. Un format innovativo, con il calendario asimmetrico, e un incredibile stravolgimento nell’offerta televisiva. Nuovi abbonamenti e piattaforme dove vedere la Serie A, tariffe e anche un po’ di confusione tra gli utenti.
Si inizia alle 18,30 con il debutto dei Campioni d’Italia dell’Inter contro il Genoa e con Verona-Sassuolo. Il sabato di conclude alle 20,45 con gli ultimi due anticipi: Empoli-Lazio e Torino-Atalanta. Tutte le altre squadre giocheranno tra domenica e lunedì. Uno di 38, la prima battaglia di tante. Partono tutti da zero e ognuno punta al massimo.
Tra possibili sorprese e possibili grandi flop. Tra colpi di mercato e rimpianti di fine sessione. Tra dubbi e domande: in che situazione arrivano le squadre? Chi si è indebolito (secondo pronostici), chi invece rinforzato? Scopriamolo assieme.
Calciomercato: la situazione delle italiane
Il calciomercato (non ancora concluso) ha riservato sorprese e cambiato le carte in tavola. Si è trattata di una sessione anomala, con i team (anche quelli più blasonati) costretti dalla pandemia a puntare al risparmio o alla cessione per reinvestire. Psg, Manchester City e Chelsea a parte (quelli sono veri e propri pozzi di soldi), non è stato un mercato esaltante per quasi nessuno.
Le favorite
Al momento chi sembra esserne uscita più indebolita è proprio la squadra Campione d’Italia in carica, l’Inter. Salutato mister scudetto Conte è arrivato dalla Lazio Simone Inzaghi, che muore dalla voglia di ottenere un successo, che consacrerebbe sicuramente una carriera da allenatore fin qui buona, ma senza successi. Le due stelle della squadra, nonché protagoniste assolute della scorsa stagione, Hakimi e Lukaku, sono partite altrove.
L’Inter ha rimpiazzato il primo con Dumfries dal Psv, il secondo con Dzeko dalla Roma. L’olandese è reduce da un buon europeo (in sole 4 partite ha fornito due assist e realizzato due gol), il bosniaco invece deve mettere tutta la sua esperienza a disposizione del nuovo primo violino dell’attacco, Lautaro Martinez, pronto a sbocciare senza l’ingombrante presenza dell’ex stella belga. A centrocampo smacco ai cugini rossoneri con l’arrivo di Çalhanoğlu.
Ancora calda la pista Marcus Thuram, velocista, figlio d’arte e attaccante del Borussia Mönchengladbach da 29 partite, 8 gol e 7 assist nel 2020/2021. Un ottimo prospetto pronto a esplodere e che sembrerebbe essere molto vicino alla corte di Inzaghi. Non può rimpiazzare Lukaku in tutto e per tutto, ma è un buon giovane da cui ripartire. L’Inter, nonostante i grandi addii, rimane tra le favorite per lo scudetto. Si è indebolita rispetto allo scorso anno? Certamente, ma le condizioni per fare bene ci sono tutte. Scommesse sì, ma Marotta sa certamente il fatto suo.
La Juve ha un solo obiettivo: ritornare in alto dopo una stagione difficile, chiusa comunque con altri due trofei in bacheca e una qualificazione in Champions League risicatissima. Agnelli e compagnia hanno deciso di ritornare dove si era stati bene; fuori Pirlo, di nuovo dentro Allegri, ma un assetto societario completamente nuovo. Il nuovo amministratore delegato è Maurizio Arrivabene, ex team principal della Ferrari di Formula 1 ma che bazzicava nel mondo Juve da tempo. Via Paratici come direttore sportivo, dentro Federico Cherubini.
Sul fronte mercato mandati via alcuni esuberi come Frabotta e Pjaca. A rinforzare l’attacco è arrivato il giovanissimo prospetto direttamente dal Brasile, Kaio Jorge. A centrocampo, dopo una telenovela durata mesi e mesi, è arrivato dal Sassuolo Manuel Locatelli. Intanto si attende con ansia il rinnovo di Dybala, occhio nel contempo ai presunti capricci di Cristiano Ronaldo (smentiti, ma sempre con l’alone di mistero, dallo stesso). Il ritorno di Allegri proverà a riportare nuovamente entusiasmo in un ambiente “sazio” in Italia, ma che si gioca l’ultima possibilità nel breve periodo di vincere in Europa. I tifosi borbottano, il mercato non è piaciuto, ma questa squadra ha di nuovo tutto da dimostrare e tanto da perdere.
L’Atalanta, invece, non rientra ormai più tra le outsiders. Dopo tre campionati straordinari terminati con tre qualificazioni in Champions League e sporadiche apparizioni nella lotta scudetto, i nerazzurri di mister Gasperini vogliono raggiungere il bottino grosso. Ormai non può essere considerata più un’utopia, ma un obiettivo da porsi per un’ormai grande realtà che non pensa proprio di volere tornare indietro. Fare cassa, ma rimpiazzando bene. Via Gollini e Romero direzione Tottenham, dentro Musso e Demiral, l’Atalanta fa cassa e riesce a rimpiazzare al meglio. Le principali rivali non sono le corazzate imbattibili degli anni scorsi e lo scudetto 2021/2022 è sì un sogno, ma non più impossibile.
Le outsiders
Occhio a dare per vinto il Milan. L’acquisto di Florenzi suona come un fulmine a ciel sereno, in attacco è arrivato l’uomo del bisogno, Giroud (ottimo nel pre-campionato). Gli addii di Donnarumma e Çalhanoğlu hanno fatto male, ma a centrocampo c’è tanta carne fresca per mister Pioli (soprattutto se si guarda a Tonali). L’arrivo di Maignan dal Lille campione di Francia in carica rattoppa la situazione tra i pali e fa ben sperare per quanto di buono fatto vedere dal giovane estremo difensore. Riscattato Tomori e preso anche Ballo Touré, il Diavolo non è assolutamente da sottovalutare.
Così come non è da prendere sotto gamba l’ambiente Roma. L’approdo in panchina di un personaggio e mister come Mourinho ha dato una scossa all’ambiente, il ritorno di Zaniolo è atteso come resurrezione. Abraham dal Chelsea sembra essere il giovane che serviva ai giallorossi per il dopo Dzeko, Rui Patricio è chiamato a ripetere quanto di buono fatto vedere in Premier League e Shomurodov dal Genoa deve mantenere la sua (pesante) nomea di “Messi uzbeko“. L’ambiente giallorosso è carico a palla (anche troppo viste le risse delle prime uscite amichevoli). Intanto, la prima partita ufficiale (contro il Trabzonspor in Conference League) è andata bene e Mourinho ha il difficile compito di portare una ventata d’aria fresca in una squadra che viene da annate disastrose se paragonate alle premesse.
Situazione opposta nelle case di Lazio e Napoli. Confusione, litigi e incomprensioni, acquisti poco o per niente esaltanti e la paura di dovere affrontare un anno di purgatorio. Juan Jesus per i campani, con Spalletti (nuovo allenatore) che si lamenta; Pedro, Felipe Anderson e Hysaj per i biancocelesti della nuova era Sarri. Un bottino troppo povero per due grandi piazze, che si attendevano una rivoluzione che con il Covid, però, era difficile che arrivasse.
Situazione abbonamenti: dove vedere la Serie A
Cambiano format e giochi di forza, ma sarà un anno completamente diverso per quanto riguarda gli abbonamenti. Tutta la Serie A a partire da questa stagione potrà essere seguita in streaming attivando l’abbonamento Dazn, che offrirà 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva. Una vera e propria stangata a Sky. I diritti della Coppa Italia sono passati a Mediaset, invece. Per le competizioni europee, invece, Dazn detiene i diritti per Europa League e Conference League (quest’ultima in co-esclusiva con Sky da dopo la fase a gironi), mentre Infinity e Amazon Prime soprattutto si sono accaparrati le partite di Champions League.
Tutte le partite della prima giornata
Sabato 18,30
Inter-Genoa [Dazn]
Verona-Sassuolo [Dazn]
Sabato 20.45
Empoli-Lazio [Dazn, Sky]
Torino-Atalanta [Dazn]
Domenica 18.30
Bologna-Salernitana [Dazn, Sky]
Udinese-Juventus [Dazn]
Domenica 20.45
Napoli-Venezia [Dazn]
Roma-Fiorentina [Dazn]
Lunedì 18.30
Cagliari-Spezia [Dazn]
Lunedì 20.45
Sampdoria-Milan [Dazn, Sky]
Immagine di repertorio