È finita con un orribile volo nel vuoto la vita di un giovane modenese, appassionato di slackline, morto mentre stava per attraversare la distanza tra due cime montuose su una fune. Una morte tragica e inspiegabile, che ha gettato nella disperazione la famiglia e gli amici del giovane e ha lasciato una serie di domande ancora senza risposta.
La tragedia si è verificata ieri, poco dopo le 18, nel Veronese, più specificamente nella zona del Corno d’Acquilio, al confine tra Verona e Trento. La chiamata al 118 di Verona è avvenuta pochi minuti dopo, intorno alle 18,45.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vittima, un chimico di 28 anni, originario di Modena e appassionato di slackline, sport che consiste nel camminare sospesi nel vuoto su una fettuccia lunga al massimo 5 centimetri, stava cercando di attraversare la distanza tra Passo delle Fittanze e Sega di Ala, quando sarebbe improvvisamente caduto e morto subito dopo un volo nel vuoto di circa 150 metri.
Poco dopo il fatale impatto, la chiamata disperata degli amici al 118 e l’arrivo dei soccorsi, che non hanno potuto fare altro che confermare il decesso del ragazzo. Fatale uno dei suoi “amori”, che lo avevano portato a fondare l’Asd Slackline di Bologna, club dedicato agli appassionati di quell’attività che, purtroppo, lo ha ucciso.
Il cadavere del 28enne è stato recuperato solo nel corso della notte, alla fine di un lungo intervento, durato più di 5 ore, da parte delle squadre del soccorso alpino di Verona.
Non è ancora certa la causa della caduta del giovane: forse il cedimento del cavo di sicurezza. A indagare sulla tragedia saranno i carabinieri della provincia di Trento, che con le indagini avranno il duro compito di chiarire la dinamica dei fatti.
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