ISCHIA – Sale a due vittime il bilancio del terremoto di magnitudo 4 che ha colpito ieri sera, intorno alle ore 20,57, l’isola di Ischia.
La prima vittima accertata, Lina Cutaneo, era morta dopo essere stata colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio a Casamicciola, dove si è registrata la situazione più critica con il crollo di sei case.
Il cadavere della seconda vittima, appartenente a una donna, è stato individuato sotto le macerie di un’abitazione in piazza Maio.
Il terremoto è stato seguito da 14 scosse minori.
I dati diffusi in un primo momento dall’Ingv indicavano una magnitudo di 3,6 gradi della scala Richter e una profondità di 10 chilometri. Dati redatti automaticamente dal sistema informatico. Solo attraverso le analisi successive più approfondite e precise si è stabilito che la scossa è stata di magnitudo 4 a una profondità di 5 chilometri con epicentro a 3 chilometri a nord da Casamicciola. Il terremoto, inoltre, è di origine tettonica, non vulcanica.
In molti si chiedono come scosse di bassa magnitudo possano causare morti e danni ingenti. La risposta ancora una volta, purtroppo, potrebbe essere da additare alle costruzioni non edificate seguendo correttamente i criteri antisismici.
Il bilancio al momento, oltre alle due vittime accertate, registra la presenza di 26 feriti non gravi.