Covid Italia, oltre 45mila operatori sanitari non si sono sottoposti al vaccino: scattano le sospensioni

Covid Italia, oltre 45mila operatori sanitari non si sono sottoposti al vaccino: scattano le sospensioni

ITALIA – Sono 45.753 mila gli operatori sanitari “in attesa di prima dose o dose unica” di vaccino, il 2,3% del totale di 1,9 mln di operatori sanitari. Oltre 9mila in Sicilia (9.214, pari al 6,52%) non si sono sottoposti al vaccino. Questo è il dato che emerge secondo il report pubblicato dalla struttura del Commissario per l’emergenza Covid-19.

Scattano così le prime sospensioni per gli operatori che ancora non si sono vaccinati contro il Coronavirus. Vigerebbe, infatti, per loro l’obbligo di procedere alla somministrazione del vaccino.

Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao-Assomed, il sindacato dei medici del Servizio sanitario nazionale, ha affermato all’Adnkronos Salute: “In Italia i medici non vaccinati sono davvero pochissimi. È possibile che qualcuno abbia aspettato fino all’ultimo per vedere se da parte delle direzioni degli ospedali o delle Asl si sarebbe proceduto alla segnalazione. Ma credo, parlo per i medici, che tutti abbiano un’idea ben precisa su cosa vuole dire vaccinarsi contro il Coronavirus“.

Quando lo scorso anno qualcuno diceva che la percentuale dei medici ‘no-vax’ poteva arrivare anche al 20%, io ho sempre detto che non era possibile. Ed è stato cosi: chi è stato in prima linea è ha visto in faccia il virus e la malattia ha pochi dubbi, se non nessuno. Per chi è dipendente del Ssn, è inaccettabile non vaccinarsi e su questo siamo sempre stati chiari“, aggiunge.

La questione sicurezza nei confronti dei cittadini è fondamentale soprattutto oggi che gli ospedali devono tornare a essere pienamente operativi. Dobbiamo ricordarci che abbiamo un’altra epidemia da affrontare ed è quella dei malati non Covid. Per tutto il 2020 abbiamo avuto un eccesso di mortalità pari a 112mila decessi; di questi il 75% è legato al Covid, ma il 25% è frutto del mancato o ridotto accesso alle cure per  l’emergenza“, puntualizza.

Se gli operatori sanitari non si vaccinano mettono a repentaglio la ripresa delle visite e degli interventi, perché la legge prevede che chi non è immunizzato può essere spostato ad altro incarico non a contatto con il pubblico o di finire sospeso a casa“, conclude.

Immagine di repertorio