CATENANUOVA – Si è conclusa oggi, dopo quattro anni e mezzo, l’odissea giudiziaria che ha coinvolto suo malgrado il maresciallo Giuseppe La Mastra, all’epoca comandante della Stazione dei Carabinieri di Catenanuova.
Il sottufficiale dell’Arma, nel maggio del 2012, venne arrestato dai suoi stessi colleghi del Nucleo Operativo di Enna, tant’è che fu condotto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere e poi posto agli arresti domiciliari, con l’accusa infamante di ricettazione e detenzione illegale di armi, munizioni e droga, nonché sospettato di avere legami con una cosca mafiosa.
Dopo quattro anni e mezzo, a conclusione di un pubblico dibattimento dove sono stati esaminati vari testimoni e varie prove dell’accusa e della difesa, l’epilogo felice della vicenda.
Stamani, infatti, il Tribunale di Enna (presidente Giuseppe Tigano), accogliendo in toto le conclusioni del P.M. Francesco Rio e dell’avv. Giuseppe Lipera, difensore dell’imputato, ha assolto con formula piena per tutti i capi di imputazione il comandante La Mastra, oggi in servizio nella stazione dei Carabinieri di Ramacca, perché i fatti non sussistono.
“È già di per sé estremamente gratificante per un avvocato sapere di difendere un innocente e lo diventa ancor di più quando questo viene riconosciuto tale anche dai Giudici”.