CATANIA – Far ridere è una cosa seria! Molto seria! La comicità e l’umorismo, la loro natura e le loro cause, sono state spesso oggetto di riflessioni filosofiche e anche punto di partenza per importanti riflessioni pratiche e di ordine quotidiano. La comicità è un concetto molto semplice in sé e nei suoi effetti ed è anche un crocevia, è un punto di incontro tra la riflessione filosofica e quella artistica e, quando la comicità riesce a dare una chiave di lettura umoristica alle vicende del quotidiano, diventa un vero e proprio salvavita. Platone per esempio pensava che il senso del comico nascesse dalla consapevolezza della propria superiorità rispetto al difetto della situazione o del personaggio rappresentato. E, parliamoci chiaro, il quotidiano di tutti noi di difetti ne ha tanti!
Domani sabato 30 Gennaio alle 20:30 e domenica 31 alle 17:30, nella sala De Curtis – via Duca degli Abruzzi 6/A Catania, il duo comico “Toti e Totino” si esibirà nello spettacolo “Ne vogliamo parlare…“.
I due comici affronteranno argomenti e problematiche che la gente vive tutti i giorni, come per esempio le piccole disavventure con cui ci si scontra negli uffici comunali, nelle riunioni di condominio, per la strada… Si disserterà sul passato, sulla televisione, sulle vecchie canzoni e sul matrimonio. Ed è proprio questa la filosofia dei due attori: dare una chiave di lettura comica e divertente al quotidiano, in modo che la gente possa identificarsi e riconoscersi nei loro spettacoli e affermare con orgoglio: “È successo pure a me!”
Toti e Totino, con grande entusiasmo, ritornano alla Sala De Curtis dopo 15 anni: “È vero che i grandi teatri garantiscono notevole visibilità, pubblico numeroso e maggiori incassi, ma la sensazione di poter abbracciare tutta la gente presente, che solo un teatro come la Sala De Curtis regala agli artisti, è davvero incomparabile” osservano i due comici.
Anche in questa loro ultima fatica il cavallo di battaglia di Toti e Totino sarà l’improvvisazione, la loro capacità di rispondere con creatività e immediatezza agli stimoli esterni che un pubblico affettuoso e una sala dal sapore retrò e dal fascino del vecchio cabaret sapranno loro offrire.